Il Movimento 5 Stelle interviene sulle Terme di Montecatini.
"E’ passato ormai quasi un anno da quando un gruppo di cittadini ha raccolto l’invito di M5S locale per l’elaborazione di una serie di punti attorno ai quali ragionare per la definizione di una visione futura di come il comprensorio termale sarebbe potuto evolvere attraverso il processo di vendita delle quote della Regione Toscana (circa il 65% del totale delle quote societarie di società Terme di Montecatini S.p.A.).
E’ stata la prima e ultima volta che un gruppo di persone esterno alla ristretta cerchia che le ha gestite finora ha tentato di capirci veramente qualcosa al di là delle spesso contrastanti dichiarazioni delle amministrazioni comunali che si sono succedute. Con questo la società civile ha cercato di “tappare la falla” aperta da Regione e Comune che già da due anni avrebbero dovuto chiamare un tavolo di concertazione per definire una strategia di cessione delle quote che evitasse la completa snaturalizzazione della nostra città nei suoi aspetti fondanti. Nessuno ha accettato l’invito tra la meraviglia generale che qualcuno si fosse preso la briga di capire la situazione Terme. L’amministrazione comunale ne ha tratto alcuni spunti, tra i quali la rinegoziazione dei mutui con le banche e la proposta che parte del comprensorio termale rimanga nella proprietà pubblica.
Adesso, chiuso il bilancio 2016 a fine 2017, è ora di riportare all’attenzione generale l’importanza di una strategia a medio termine per questo comprensorio che non può essere stravolto a piacimento dalla entità privata che lo acquisterà, se ce ne sarà una.
Alla fine di questo processo di cessione come sarà la nostra città? A oggi non c’è un’idea chiara di dove vogliamo approdare, tutto è lasciato, pare, alle considerazioni di convenienza del privato che in pratica con le Terme comprerà la città. A nostro avviso i cittadini dovrebbero avere un peso nel guidare il proprio destino.
Montecatini sta attraversando una pericolosa crisi di stagnazione economica e di snaturamento delle proprie caratteristiche socio-culturali. Dal 2002 il turismo alberghiero ha perso circa 500.000 presenze, l’industria principale della città, le Terme, sono in profondo nero da anni e non si intravede un’alternativa in grado di generare economia positiva.
E’ quindi fondamentale che sia sviluppata una visione almeno a medio termine per le Terme e per la città intera. Questo dovrebbe essere nell’interesse di tutti i cittadini di Montecatini che hanno visto quanto meno un deprezzamento vertiginoso del valore dei propri immobili e delle proprie attività commerciali e alberghiere".

Redazione

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