Tamburi lontani dalle colline pesciatine, annunciavano da tempo l’evento. Ora è ufficiale: l’Orecchio di Dionisio, mitologica struttura, è di fatto presente in ogni stanza della politica, e dunque si può affermare che Marco Della Felice sarà il candidato Pd alle prossime amministrative. Scontato il rispetto per la persona e per la scelta del partito, mi punge vaghezza di ricordare come questo parto sia stato un tantino podalico, arrivando dopo una serie di tatticismi nevrastenici, votati ad intrappolare il Consigliere Regionale, reo di aver sostenuto a suo tempo la candidatura Giurlani. Oggi imbarazzante per il pd, che ha sospeso l’ex sindaco, immagino secondo costume con un tantino di retroattività, ma non ancora espulso, in nome di un garantismo di facciata. Che poi il neonato candidato sia ritenuto politicamente vicino a Niccolai è altro discorso che avrà magari il suo peso in fase di resa dei conti postelettorale. Dunque capiremo dai primi vagiti quale sarà l’andazzo. Della Felice era assessore nella Giunta Giurlani, oltre che Vice Sindaco in pectore, qualifica vanificata solo dai tentennamenti dell’allora Sindaco, impossibilitato poi a firmare il decreto per le note ragioni. Il Pd da tempo finge che Giurlani non ci sia...cambierà registro e sensibilità?Ovvero, Della Felice proverà a rivendicare i meriti presunti o reali di quella Amministrazione, così fortemente connotata dalla fluviale esuberanza dell’ex Sindaco? Così facendo darà paradossalmente una mano -all’uomo imbarazzante-, apparentemente deciso a correre con una propria lista? Rinnegherà, prendendo le distanze ed abiurando in qualche modo al suo stesso operato? Oppure cercherà di fare -l’uomo sul filo-,con equilibrismi tattici che nella fase calda della campagna non potranno che finire in caciara? Belle domande la cui risposta sapremo solo vivendo. Ciò che si può fin d’ora affermare è la presa d’atto della profonda crisi di fisionomia del Pd pesciatino, che annaspando per uscire dall’imbuto,ha mostrato una certa propensione verso le divise, indossate peraltro per nobilissimi motivi.Le stellette prima con un sottufficiale dei Carabinieri, la fiammella poi con un pompiere. Per forza o per amore ha prevalso il pompiere... forse perché era davvero il caso di gettare Acqua sul Fuoco...
Marino Angeli