Elisa Romoli, segretario del PD di Pescia e Nicola Romagnani, del comitato direttivo PD e segretario del circolo Pescia centro si sono accusati a seguito delle ultime dichiarazioni di Mattero Renzi.
Tutto è cominciato con le dichiarazioni di Romagnani che dopo aver accusato i suoi compagni di partito di stare troppo nell'ombra, ha definito i membri del direttivo come i "40 illuminatissimi eletti" e ha continuato dichiarando "La dirigenza del Partito democratico è insopportabilmente autoreferenziale, antica, e incapace di ascoltare; figuriamoci di parlare. Bisogna piacere alla gente, non dovete piacervi tra di voi. Va cambiata aria, subito!". E continua "Non ci sono più equilibri da mantenere, poltroncine da difendere".
Dopo l'annuncio delle dimissioni di Matteo Renzi e del segretario provinciale Riccardo Trallori era girata voce anche delle possibili dimissioni di Elisa Romoli, la quale ha categoricamente smentito e nel pomeriggio di ieri è arrivata la risposta a Romagnani: "Un nostro dirigente va dicendo ai quattro venti: è l'ora di finirla con proltroncine e micro-correnti, soprattutto quando in passato queste sono servite soltanto per ottenere ruoli fortemente pretesi solo per giustificazione personale".
Dopo aver ammesso la sconfitta del Pd a Pescia (anche se risulta ancora il primo partito) afferma "Sarà necessaria un'analisi accurata dei risultati nelle singole sezioni, per capire perchè in alcune zone precise del nostro Comune il partito non sia stato in grado di mantenere i consensi".
Non ci sono stati accenni al prossimo candidato a Sindaco di Pescia o alle modalità di individuazione, ma la Romoli conclude dicendo: "Partendo da una valutazione analitica del dato di queste elezioni politiche dovrà prendere avvio l'elaborazione del programma amministrativo e la selezione delle persone che saranno candidate a portarlo avanti. Dovremo ascoltare e parlare con le persone che ci hanno dato fiducia, con coloro che hanno comunque posizioni moderate e non si riconoscono pienamente in uno schieramento di centrodestra che si mostra ormai anche a Pescia a forte connotazione leghista e con coloro che non si sono recati al voto".
Redazione