Oreste Giurlani lancia oggi, durante la conferenza stampa in cui annuncia la sua candidatura ufficiale a sindaco di Pescia, un appello per la costruzione di due liste civiche a lui apparentate: è alla ricerca di persone al di fuori della politica partitica che possano accompagnarlo in questa nuova sfida e nella stesura del programma politico. Giurlani rinnova la fiducia nella magistratura.

Tutto è nato il 25 gennaio quando Adriano Vannucci ha consegnato a Giurlani una raccolta firme di cittadini che lo volevano nuovamente sindaco di Pescia, firme che oggi da mille sono diventate circa 4.000. Per Giurlani è un giorno di partenza verso un nuovo percorso e non nasconde l’emozione nel dichiarare ufficialmente che intende rispondere positivamente alla richiesta dei cittadini: si candiderà a sindaco della città. 
Da quel 25 gennaio Giurlani è andato di casa in casa per incontrare tutte le persone che volevano confrontarsi e parlare con lui: dopo una riflessione, sviluppata proprio a partire da questi spunti forniti dai cittadini, ha deciso di ricandidarsi, portando con sè l’esperienza passata. Questo percorso verso le elezioni sarà un percorso civico, dichiara Giurlani, che lancia così l’appello a tutte quelle persone, al di fuori della politica partitica, che siano interessate a far parte di due liste civiche in suo sostegno. 
Queste persone saranno anche le stesse che si occuperanno con lui della stesura del programma politico, che Giurlani prevede sarà realistico data la sua conoscenza capillare del territorio. 
Sulla vicenda giuridica Giurlani rassicura i cittadini: essa non andrà a inficiare un suo possibile percorso da sindaco, come sostiene anche il suo legale Paolo Carrozza, che ha ricordato, attraverso una lettera, che il regime di incandidabilità scatta solo in presenza di condanna definitiva, sentenza che in Italia non arriva prima di cinque anni. Giurlani rassicura: «Posso candidarmi dal punto di vista giuridico e inoltre non voglio mettere in difficoltà i cittadini, in questi mesi io ho sofferto il doppio di loro.» Esprime così la piena fiducia nella magistratura e la sua volontà di dimostrare la sua innocenza, ricordando infine che è in attesa della convocazione dell’udienza preliminare per l’unica accusa rimasta a suo carico, quella di peculato Uncem. Soltanto durante l’udienza si saprà se l’accusa sarà archiviata o sarà rinviato a giudizio. 

Redazione

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