Il portavoce locale di Fratelli d'Italia, Nadia Lupori, interviene sulla raccolta dei rifiuti.
"Ebbene, ma quanto ci viene a costare questa raccolta porta a porta? Vero che la salvaguardia dell'ambiente non ha prezzo, ma per il cittadino che già è sottoposto ad un pesante carico di tasse, questi ulteriori aumenti sono pesanti. Troppo pesanti. Si parla di aumenti nel nostro comune che si aggirano attorno al 23%. È molto, ma se poi a questo aumento aggiungiamo i soldi pubblici che indirettamente versiamo alla Regione tramite le tasse e altro, non si parla più “solo” del 23% ma certamente di molto di più.
Il presidente Rossi lamenta i forti ritardi della Regione Toscana nel raggiungimento della quota stabilita di raccolta differenziata. E allora come vuole operare Rossi per risolvere il problema? Da un lato si prefigge di bloccare nei prossimi mesi il flusso di rifiuti urbani provenienti da fuori Toscana per circa 195mila tonnellate, un modo per tutelare le forme di smaltimento che abbiamo nella nostra regione. Dall’altro vuole promuovere la raccolta differenziata spingendo soprattutto la raccolta della frazione umida dando un’indicazione precisa nella direzione del porta a porta investendo oltre 30 milioni. Inoltre i lor signori hanno deciso anche di investire per il prossimo futuro tutta l’eco tassa su questo punto e aspettano entro due mesi i progetti che verranno dai gestori attraverso le Ato per spingere la raccolta verso quel 70 % (che è fissato anche nel piano regionale).
Questi sono tutti soldi usciti dalle tasche delle famiglie, denari sottratti all'istruzione, alla sanità, e ad altri servizi prioritari che si vanno ad aggiungere a quel 23% di aumento che il gestore ha preannunciato, dice per ammortizzare le spese di investimenti fatti per attrezzarsi a fare la raccolta.
Scherzosamente si potrebbe affermare che il cittadino è socio di Alia S.p.A., se contribuisce alle spese di acquisto dei mezzi e altro, utili per attuare la raccolta porta a porta, ma pare che il cittadino debba contribuire solo alle spese. Non ai ricavi.
L'assessore Fratoni si lamenta perché oggi la raccolta differenziata è troppo bassa (ad oggi raggiunge solo il 51%); perché evita di dire quanto poco ha fatto l'amministrazione regionale in questi anni per arrivare almeno gradualmente a sostenere i costi che sarebbero stati molto più bassi se al contrario di oggi, dovendo correre perché trovandoci in emergenza, avessero attuato politiche mirate che negli anni (e sono almeno 50...) del loro governo in Toscana si fosse almeno tentato di attuare una buona raccolta differenziata? Qual è il tassello che manca per completare il puzzle?
Il business delle discariche e degli inceneritori. Per essere remunerativi questi necessitavano l'afflusso di costanti e copiose quantità di rifiuti... Differenziare troppo avrebbe danneggiato il sistema e, soprattutto, il tornaconto di qualcuno.
Comunque, stiamo sereni: limitiamoci a pagare. Già. Ma paghiamo e paghiamo, e tanto, per cosa? Per una raccolta disastrosa, come oggi possiamo constatare a Ponte Buggianese: ritiri non puntuali (che spesso e volentieri causano ingenti quantità di rifiuti anche per terra), mancata igienizzazione dei cassonetti (con tutte le ovvie ripercussioni facilmente intuibili riguardo all'aspetto igienico), campane per il vetro e altri contenitori per rifiuti specifici posizionati in punti poco consoni (che espongono i cittadini anche al rischio di essere investiti dai veicoli che transitano in quel punto...). Un gestore che non prende provvedimenti nemmeno dietro le segnalazioni dei cittadini sarà in grado di effettuare una buona raccolta porta a porta ? Ai posteri l'ardua sentenza".
Redazione