Elisa Romoli (Pd) interviene sul tema dell'immigrazione.

"E’ preoccupante quello che sta accadendo in questi giorni in seno alla coalizione di centrodestra che si sta presentando unita, dalle recenti uscite solo a parole, alle prossime elezioni amministrative a sostengo del candidato Francesco Conforti. Lo scambio sui social tra il candidato sindaco e l’esponente della Lega Oliviero Franceschi, riguardo a un tema importante come l’immigrazione e la gestione della stessa, ci pone interrogativi che non è possibile ignorare. Durante un comizio pubblico Franceschi ha affermato palesemente e chiaramente di essere “razzista” e questo ha suscitato la reazione di Conforti, il quale si è sentito in dovere di affermare quello che noi riteniamo ovvio, e cioè che il tema dell’immigrazione vada gestito in base a tre principi ineludibili: giustizia, prudenza e sicurezza. Non sembra che sul tema l’ex consigliere e leader della Lega pesciatina Franceschi abbia le stesse idee, come si è affrettato a ribadire in un commento infarcito di luoghi comuni razzisti. E' evidente come all’interno della coalizione del centrodestra la divisione su un tema così delicato sia molto profonda. Questa divisione netta e polemica (che ha portato a uno scontro aperto su quella che ormai è la piazza virtuale dei social, con tanto di invito a parlarne privatamente che appare sintomo di come il tema sia fondamentale per la tenuta della coalizione) tra il candidato sindaco e quella che appare ormai la principale forza politica che lo sostiene, ci pone un serio interrogativo: se la coalizione che sostiene il Conforti ha posizioni così antitetiche al suo interno su un valore così importante come i diritti umani e civili e i principi fondamentali su cui si regge la nostra democrazia (perché di questo stiamo parlando), la stessa divisione vi sarà anche sugli altri temi fondamentali per il governo della città?
Non sarebbe la prima volta che il centrodestra al governo di Pescia diventi vittima delle proprie divisioni interne, lo abbiamo già visto con la crisi in consiglio comunale che portò alla caduta della giunta Fambrini e alle note vicende della maggioranza Marchi tenuta in piedi grazie ad accordi con l’opposizione a causa dei quali la città ha vissuto cinque anni di totale immobilismo".

Redazione

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