Firmato ieri in regione il protocollo d’intesa tra il presidente Rossi, don Massimo Biancalani e l’Asl centro Toscana nord per i migranti che sono ospitati nella parrocchia di Vicofaro che quindi avranno una nuova casa. 

La regione sta aspettando da don Massimo Biancalani un progetto per mezzo del quale la Asl Toscana Centro metterà a disposizione  una struttura scelta appunto dalla Asl che a breve individuerà un immobile idoneo a svolgere le funzioni di centro di accoglienza per migranti, scegliendolo tra le sue proprietà non utilizzate a fini istituzionali. Da parte sua, il Centro migranti si impegna a corrispondere alla Asl un canone di affitto definito sulla base del progetto di accoglienza che il centro presenterà. Alla Regione, una volta esaminato il progetto, spetterà rilasciare il consenso sull’immobile. Ci sarebbero al momento due, tre ipotesi da valutare, una delle quali nel comune di Massa e Cozzile. Ci sono indiscrezioni al momento non confermate su Villa Ankuri, divisa tra Massa e Cozzile e Buggiano. Don Massimo Biancalani: «L’iniziativa che ha preso nei nostri confronti il presidente Rossi e la fiducia che ha sempre avuto in noi, sono importanti e le accogliamo con grande piacere. Ci consentirà di sviluppare il nostro progetto legato a due piccole parrocchie e di immaginare sviluppi successivi di questa esperienza di accoglienza». Così don Massimo Biancalani, che a Firenze si è lamentato della latitanza dello Stato e dei recenti controlli con la mobilitazione di 50 esponenti delle forze dell’ordine. Per il presidente Rossi, il lavoro che don Biancalani svolge è nei confronti di ragazzi che altrimenti vagherebbero per strada. Non affrontare il problema significa esasperare le situazioni, generare degrado, violenza, disperazione, mettendo a rischio i cittadini, cosa che vogliamo evitare in ogni modo. Invece ci sono le intelligenze, le risorse e la forza per gestire la questione. Serve applicare lo ius soli, che permetterebbe di dare la cittadinanza ad un milione di persone che ne hanno diritto, perché qui sono nate e da molto tempo risiedono in Italia». L’assessore regionale all’immigrazione, Vittorio Bugli, ha ricordato che in Toscana sono in aumento i bambini nati da cittadini stranieri e che c’è spazio per il loro inserimento. «Che deve essere fatto di azioni concrete – ha precisato – Altrimenti finiranno nella zona grigia di chi è costretto a nascondersi».

Redazione

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