PESCIA -Dopo avere ascoltato i titolari delle aziende florovivaistiche del territorio, il sindaco di Pescia Oreste Giurlani fa un appello alla regione Toscana perché faccia in fretta per l’erogazione dei contributi promessi al comparto.  

“Avevamo accolto con grande sollievo gli annunci del ministro Bellanova e dell’assessore Remaschi di importanti stanziamenti per il settore florovivaistico per i gravissimi danni subiti durante l’emergenza sanitaria e che tutt’ora stanno condizionando la sopravvivenza del comparto.   

Ad oggi le aziende florovivaistiche si sono viste accreditare un contributo o rimborso che dir si voglia, che è andato da 2mila a 6 euro , che proviene dal fondo nazionale attivato dal governo centrale, cui faceva riferimento il ministro Bellanova. Tanto, poco, non lo so, ma almeno questa somma di denaro è stata recapitata a tutti.  

Il problema è , però, regionale. Lo scorso 16 giugno ci siamo espressi in termini entusiastici una volta appresa la notizia che la regione Toscana ha approvato una delibera con la quale vengono stanziati 2,43 milioni per il florovivaismo toscano con una quota importante  per le aziende del territorio pesciatino.  

Sempre ad oggi, i circa 450 produttori pesciatini che hanno dovuto sopportare per questa emergenza sanitaria, che ha colpito duro tutti, ma in particolare questo settore, non hanno visto niente di questo stanziamento.    

Per come conosco la macchina regionale, presumo sia un problema di applicazione finanziaria della decisione politico-amministrativa ma, in ogni caso, a rimetterci non possono essere le aziende florovivaistiche.  

Mi aspetto quindi che questi soldi siano sbloccati e versati in tempi brevi, perché le aziende sono veramente in difficoltà, come si può ben capire dalla drastica riduzioni di matrimoni, cerimonie, eventi che vengono accompagnati da fiori e piante.  

Da parte nostra, ci aspettiamo dalla regione Toscana  maggiore attenzione a livello di distretto per i mercati dei fiori di Viareggio e Pescia. Il Mefit, che è la casa di tutti i produttori floricoli e di tutti gli operatori del settore della nostra zona, deve sopravvivere e sarà anche questo un veicolo di ripartenza e crescita di tutto il sistema economico locale”. 

Redazione

 

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