PISTOIA -Eletta ieri la nuova presidenza provinciale di Confagricoltura, che vede al fianco dell’importante vivaista pistoiese due vice presidenti: Andrea Bonacchi e Francesco Mati. Il neo presidente Zelari: «l’agricoltura ha ribadito durante l’emergenza Covid il suo ruolo cruciale di settore primario per la sussistenza dei cittadini, qui a Pistoia nel distretto vivaistico più importante d’Europa abbiamo la responsabilità di produrre in maniera sempre più sostenibile le piante necessarie a ridurre il riscaldamento globale senza perdere di vista il bello». 

«L’associazionismo, l’unione fra imprenditori agricoli è nel mio dna. Non a caso sono stato anche uno dei fondatori nel 2004 dell’Associazione vivaisti italiani (allora Associazione vivaisti pistoiesi), per cui ho svolto tra il 2010 e il 2014, per due mandati, il ruolo di presidente e di cui ora sono consigliere. Ma qui in Confagricoltura a rappresentarmi finora è stato mio padre Lidiano, uno dei pilastri storici del vivaismo pistoiese, deceduto lo scorso settembre, dal quale raccolgo questo nuovo incarico come il testimone di un’ideale staffetta».

E’ quanto dichiara Andrea Zelari, scelto ieri all’unanimità quale nuovo presidente di Confagricoltura Pistoia nell’anno in cui la confederazione celebra il suo centesimo anniversario. Con lui faranno parte dell’ufficio di presidenza nel ruolo di vicepresidenti Andrea Bonacchi, titolare di Cantine Bonacchi con sede nel cuore del Montalbano, e Francesco Mati, uno dei titolari di Piante Mati, che è l’attuale presidente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, anch’essi scelti all’unanimità. Nel nuovo assetto provinciale di Confagricoltura figurano anche come responsabili delle sezioni “florovivaismo” e “agricoltura” rispettivamente Luca Magazzini e Roberto Orlandini, presidente uscente di Confagricoltura Pistoia che non si era ricandidato.

«La mia presidenza – aggiunge il neo presidente Zelari - ricade in un anno particolare perché Confagricoltura ha compiuto cento anni: un motivo in più per inorgoglirmi e caricarmi di responsabilità, i cento anni dell’organizzazione agricola più grande d’Italia, un traguardo notevole».

«Un’altra particolarità di questo anno – continua Zelari - è l’emergenza Covid, che ci ha obbligato a misurarci con noi stessi e con gli altri come mai era accaduto prima, almeno dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. In Confagricoltura Pistoia, fortunatamente, malgrado il difficile momento, abbiamo continuato a lavorare più di prima. Per questo sono convinto che il mio compito sarà quello di portare avanti e consolidare il grande lavoro fatto da Roberto Orlandini con le linee strategiche che ha tracciato. Prima tra tutte, quelle di continuare ad essere realmente al servizio dei nostri associati, con la consapevolezza di avere a disposizione una grande e giovane squadra e un gruppo di soci di grandissimo livello».

«L’agricoltura durante e dopo il Covid – conclude Andrea Zelari - ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, la sua importanza quale settore primario che deve garantire a tutti la sussistenza. Inoltre, da vivaista, la mia responsabilità, posto che ci troviamo nel distretto vivaistico ornamentale più importante d’Europa, sarà quella di far maturare la consapevolezza del nostro comparto di fornire al mondo, in maniera sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, le piante che sono necessarie, in particolare negli ambienti urbani, per contribuire a ridurre il riscaldamento globale. Senza mai perdere d’occhio però il bello. Una sfida che raccolgo con grande entusiasmo».

 

 

 

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