Domani alle ore 17 allo Stabilimento Tettuccio per un viaggio nella goliardia irriverente del gruppo cult italiano.

Gli Squallor, pionieri di una dissacrante ironia musicale che ha attraversato un quarto di secolo, sono al centro del prossimo incontro della rassegna “Acqua in bocca ma non troppo”. Sabato 7 dicembre, alle ore 17, presso lo Stabilimento Tettuccio di Montecatini Terme, verrà presentato il libro Fango. Gli Squallor a tutto tondo, con la partecipazione degli autori Ciro Castaldo, Gianna Albini Bigazzi e del cantautore Mimmo Cavallo.

Gli Squallor: una sfida al sistema musicale

Nati per caso negli anni ’70 dall’incontro tra Giancarlo Bigazzi, Alfredo Cerruti, Daniele Pace e Totò Savio, gli Squallor rappresentano una pagina unica della storia musicale italiana. Non un semplice gruppo, ma un progetto irriverente nato dall’esigenza di “sbeffeggiare il sistema” della discografia, come racconta Gianna Albini Bigazzi, vedova di Giancarlo.

Nel libro Fango si ripercorre questa straordinaria esperienza attraverso testimonianze, interviste e foto inedite. Tra i contributi spiccano quelli di figure vicine agli Squallor come Renzo Arbore, Mimmo Cavallo, Ciro Ippolito e i parenti dei fondatori.

Una valvola di sfogo per grandi autori

Come spiegato da Gianna Bigazzi, il progetto Squallor nacque per gioco, tra scherzi telefonici e serate di goliardia negli studi della CGD di Milano, frequentati da grandi nomi della discografia italiana. Tuttavia, per gli artisti coinvolti, si trasformò in una valvola di sfogo creativa.

“Giancarlo, autore di brani indimenticabili come Rose Rosse e Eternità, utilizzava gli Squallor per evadere dagli schemi classici della canzone”, racconta Bigazzi. I brani del gruppo, spesso irriverenti e pieni di turpiloquio, come Curnutone, 38 luglio o Gennarino primo, sono oggi apprezzati anche dalle nuove generazioni, diventando virali sui social.

Un gruppo fuori dagli schemi

Tra i retroscena narrati nel libro, emerge il carattere artigianale e notturno della produzione musicale degli Squallor. I brani venivano creati in sala di registrazione, spesso al buio, con Alfredo Cerruti che, accompagnato da un bicchierino di whisky, dava voce alle storie surreali dei personaggi come “Berta” o “Pierpaolo”.

Un incontro imperdibile

L’evento, condotto da Simona Peselli, è a ingresso libero e si svolgerà nella cornice dello Stabilimento Tettuccio. La manifestazione, patrocinata dall’assessorato alla cultura del Comune di Montecatini Terme e sostenuta da Esselunga, offre l’opportunità di scoprire il lato più irriverente della musica italiana e l’eredità culturale di un gruppo che ha saputo infrangere gli schemi, con leggerezza e geniale ironia.

Redazione

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