La mondana cerimonia del 14° Premio internazionale del vino, promosso dall’Associazione Italiana Sommelier di Roma, è stasera al teatro dell’Hotel Rome Cavalieri. Tra le 6 nomination toscane, Rosso di Montalcino 2009 Pietroso, l’azienda vinicola Fontodi, l’enologa Graziana Grassini e la Vinoteca al Chianti di Bottai. [Foto di Sanjay Acharya da Wikipedia]

Nove soggetti in otto categorie di premi. Sono numerosi, fra candidature vere e proprie (6) e citazioni (3), i nomi toscani che si contenderanno fra pochi minuti a Roma, nel palcoscenico del teatro dell’Hotel Rome Cavalieri, gli Oscar del Vino 2012, evento mondano dedicato ai protagonisti della filiera enologica promosso ogni anno da Bibenda, braccio editoriale dell’Associazione italiana sommelier di Roma.
Nella cerimonia di gala della 14esima edizione del Premio internazionale del vino, che è incentrata su una cena da 200 euro a persona curata dallo chef Gianfranco Vissani facendo uso di tutti i vini finalisti, saranno selezionate ben diciotto categorie di Oscar fra le terne «scaturite dalle preferenze espresse dai lettori di BIBENDA, dagli appassionati del Vino, da un’Accademia di esperti, dal popolo dei professionisti e dei comunicatori del settore».
A consegnare i premi ai vincitori, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo che si alterneranno sul palcoscenico ai grandi nomi del mondo enologico.
Oltre al vino in , nelle varie tipologie, dallo spumante al bianco al rosso al rosato al dolce, «sarà assegnato anche l’Oscar al Miglior Vino con Interessanti Qualità Prezzo, Miglior Etichetta, Miglior Vino Estero e Miglior Champagne. Quindi premi a persone che hanno fatto del Vino il centro della loro vita: dal Sommelier, all’Enologo e all’Agronomo Viticoltore. Non mancheranno Migliore Azienda Vinicola, Migliore Enoteca, Migliore Testata Web, Migliore Comunicazione Televisiva del Vino, Migliore Agente di Vino e Commerciale e Migliore Innovazione del Vino».
Ma vediamo quali sono i toscani in lizza per l’Oscar. A cominciare dai due vini. Come Miglior Vino Rosso se la giocherà contro un Nebbiolo e un Primitivo il Rosso di Montalcino 2009 Pietroso (Montalcino), così descritto da Bibenda: «sapiente unione del frutto proveniente dalle vigne di tre diversi areali di Montalcino: a quello delle vigne attorno al podere si aggiunge quello proveniente da Fornello dei Canalicchi e da Colombaiolo di Sant’Antimo. Vissuto quasi nell’anonimato fino a poco tempo fa, Gianni Pignattai ha conosciuto la ribalta della cronaca del vino proprio grazie a questa straordinaria prestazione».  Nella categoria del miglior vino per rapporto Qualità/Prezzo è stato nominato invece il Rosso di Montalcino 2009 di Baricci (località Colombaio di Montosoli, Montalcino) che avrà come competitor il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore il Coroncino 2009 di Fattoria Coroncino e il Rossese di Dolceacqua Galeae 2010 di Ka’ Manciné. La cui descrizione recita: «Prezzo contenuto e qualità garantita. Questo è il Rosso di Montalcino Baricci, un concentrato di equilibrio, complessità ed eleganza che strizza l’occhio a una spesa di appena 13 euro e permette a questa grande etichetta di raggiungere l’eccellenza non solo per la qualità. è il frutto di una vita dedicata alla vigna, dell’ardore che fin dal 1955 ha animato Nello Baricci e che l’ha portato a raggiungere i livelli più alti di qualità e piacevolezza con un vino considerato di “modeste ambizioni».
C’è poi un’azienda della provincia fiorentina fra le nomination dell’Oscar degli Oscar, il premio alla Migliore Azienda Vinicola. Fontodi di Panzano in Chianti, «una delle aziende più rappresentative del Chianti Classico; in pochi anni è riuscita a valorizzare nel migliore dei modi il vitigno Sangiovese, facendolo apprezzare in tutto il mondo attraverso le sue eccellenti produzioni. Di spiccata personalità tutte le etichette proposte, dotate di potenza, complessità ed elegante equilibrio. Vini biodinamici, unici e inconfondibili».
Per l’Oscar del Miglior Enologo a rappresentare la nostra regione è invece una donna, Graziana Grassini, di Scarlino. Di lei si dice che «considera ogni etichetta da lei realizzata il frutto di un innamoramento; un atto di fede-amore che nasce dal cuore e finisce nel calice. Una passione precoce quella per il vino - come lei stessa ammette - che nel tempo l’ha portata a interpretare le diverse annate e i differenti terroir con il rispetto umile di chi conosce e ama il proprio lavoro. La Toscana è il suo ambiente (dal 2009 è consulente di Tenuta San Guido) ma la professionalità di questa donna del vino è una carta vincente che può essere giocata in ogni angolo del mondo».
Importanti anche le altre nomination. Come Migliore Enoteca è candidata Vinoteca al Chianti di Andrea Formigli in località Bottai all’Impruneta (Firenze), come Migliore Agente del Vino Marc de Grazia di Marc De Grazia Selections (Firenze), quale Migliore Testata Web del Vino “Wine News” di Montalcino, diretto da Alessandro Regoli. Infine, indirettamente citati in quanto importatori di champagne o vini stranieri candidati, Dalle Vigne Distribuzione di Vinci (Firenze), Heres di Terranuova Bracciolini (Arezzo), Teatro del Vino di Calenzano (Firenze).
Per ulteriori informazioni andare sul sito web della manifestazione.

L.S.

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