Con l'uscita la guida Michelin 2019 vediamo crescere le stelle in Toscana, sono 36 i ristoranti premiati: tante riconferme, due new entry, un atteso ritorno e un premio speciale.

Con l'uscita la guida Michelin 2019 vediamo crescere le stelle in Toscana, sono 36 i ristoranti premiati: tante riconferme, due new entry, un atteso ritorno e un premio speciale.

Il primo riconoscimento da segnalare è il premio alla carriera vinto da Hélène Stoquelet e Nadia Mongiat, che lavora con lei, in questa cucina tutta al femminile alla Bottega del Trenta di Villa a Sesta, comunque di Castelnuovo Berardenga. «Tutto qui ha una storia da raccontare - si legge sulla guida - dal piccolo borgo attorniato da nobili vigneti del Chianti alla storia di Hélène Stoquelet, che arriva dalla Francia. Anche il nome racconta una storia. Da quelle parti c’era una vecchia bottega, il cui proprietario faceva l’ambulante e passava per i borghi in giardinetta ogni trenta giorni. Era conosciuto come “il Trenta”. È a questo ricordo che la cuoca decide di rendere omaggio, dedicandogli il nome del suo ristorante, che nel 2017 ha compiuto 30 anni di attività. Tra queste mura in pietra che custodiscono i ricordi di una vita trascorsa in Toscana e in cucina, dal 1997 brilla una delle stelle più longeve della Michelin. Qui, Hélène ha fatto scuola, insegnando a molti giovani chef una cucina toscana corposa, dal tocco francese leggero e femminile».
La "Tenda Rossa" di Cerbaia torna nella guida Michelin aggiudicandosi 1 stella (ne aveva due fino al 2010) con le giovani generazioni dei Salcuni e dei Santandrea. In cucina Maria Probst, ex macellaia della Baviera con il marito Cristian.
Confermate le “tre stelle” all’Enoteca Pinchiorri di via Ghibellina, unico ristorante toscano con il massimo dei voti. Sempre nel territorio fiorentino sono state riconfermate tutte le 6 stelle, una ciascuno, del 2018 al ristorante Borgo San Jacopo nella via omonima, la Bottega del Buon Caffè in lungarno Benvenuto Cellini, La Leggenda dei Frati a Villa Bardini, l’Ora d’Aria in via dei Georgofili, Il Palagio dell’Hotel Four Seasons in Borgo Pinti, il Winter Garden by Caino dell’Hotel Saint Regis in piazza Ognissanti.
Restano le due stelle de Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio, di Arnolfo a Colle Val d’Elsa, di Bracali a Massa Marittima e di Caino a Montemerano.
Ci sono anche delle new entry nel panorama gastronomico toscano. Il Giglio di Lucca con i tre chef Lorenzo Stefanini, Stefano Terigi e Benedetto Rullo. Al 43 - Locanda dell’Artista a Canonica di Lucignano nei pressi di San Gimignano, in cucina Maurizio Bardotti con il suo staff, già stellato, al Colombaio di Casole d’Elsa.
A La Bottega del 30 di Castelnuovo Berardenga è andato invece un premio speciale, "Qualità nel Tempo", giusto tributo agli oltre 30 anni di attività e a una stella (confermata) tra le più antiche d’Italia.
Gli altri ristoranti con una stella Michelin, tutti confermati, sono: il Falconiere a Cortona (AR), La Torre a Tavarnelle Val di Pesa (FI), l'Osteria di Passignano a Badia a Passignano (FI), il Pellicano a Porto Ercole (GR), La Trattoria di Enrico Bartolini a Castiglione della Pescaia (GR), Silene a Seggiano (GR), La Pineta a Marina di Bibbona (LI), La Magnolia, Lorenzo e Lux Lucis a Forte dei Marmi (LU), Butterfly a Marlia (LU), Romano a Viareggio (LU), Atman a Lamporecchio (PT), Poggio Rosso a Castelnuovo Berardenga (SI), Osteria Perillà a Rocca d’Orcia (SI), Meo Modo a Borgo Santo Pietro di Chiusdino (SI), I Salotti a Chiusi (SI), Il Pievano a Gaiole in Chianti (SI), Il Castello di Fighine a San Casciano dei Bagni (SI) ed infine Cum Quibus a San Gimignano (SI).

Redazione

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