A Quarrata un parco pubblico dedicato alle vittime del Covid e a tutti coloro che hanno sofferto per la pandemia.
“Tra venti, trenta, cinquanta anni quando le persone passeranno da questo giardino, probabilmente si chiederanno perché nel 2021 la comunità di Quarrata sentì l’esigenza di dedicare un’area ad un gesto così semplice come l’abbraccio. Approfondendo capiranno che ai nostri tempi, quelli della pandemia da Covid19, scambiarsi un abbraccio non era così scontato”.
Con queste parole, nel febbraio del 2021, il Sindaco Marco Mazzanti annunciò, davanti ai parenti delle vittime quarratine del Covid, la volontà di realizzare il “Giardino dell’Abbraccio”, uno spazio dedicato al ricordo delle persone morte a causa del virus e di tutte le donne e gli uomini che hanno sofferto e stanno soffrendo per la pandemia.
Il parco oggi, ottobre 2023, è completato e sorge in via Palandra a Vignole dove prima vi era un campo inutilizzato: non è un monumento, ma uno spazio vivo, accessibile alla comunità, e fruibile ai cittadini di tutte le fasce di età. Mentre svolgerà le sue funzioni di intrattenimento e ristoro, custodirà la memoria di un momento drammatico del ventunesimo secolo.
Al taglio del nastro erano presenti il Sindaco di Quarrata Gabriele Romiti, l’ex Sindaco e oggi presidente del Consiglio Comunale Marco Mazzanti, l’Assessore ai lavori Pubblici Patrizio Mearelli, il progettista architetto Franco Pisani e gli studenti dell’Istituto Comprensivo Mario Nannini di Vignole, che hanno eseguito l’Inno d’Italia e alcuni brani musicali.
Sono molto felice, spiega il Sindaco Romiti, di poter inaugurare il Giardino dell’Abraccio, un progetto nato in un momento storico che ci ha segnati tutti, e che ora si apre alla città, non solo come luogo di memoria di quanto successo, ma anche e soprattutto come un luogo di aggregazione per ragazzi e famiglie.
Il progetto. Nel progetto, redatto dall’architetto Franco Pisani, ogni segno ha una ragione legata all’attualità ed in particolare ai concetti di distanziamento e di assembramento. L’area è organizzata in due spazi distinti: una organizzata secondo moduli geometrici, che richiamano la rigidità delle norme del distanziamento, e una flessibile e libera di essere interpretata e fruita. Nella parte geometrica, leggermente rialzata, sono stati piantati un notevole numero di cipressi secondo una maglia ortogonale rigorosa, a simbolizzare e ricordare il distanziamento sociale. Nell’altra parte si trova un prato libero da ostacoli e bordato da muretti bassi utilizzabili come sedute. Il concetto fondamentale è che nella parte geometrica è possibile una fruizione distanziata, mentre la seconda si configura come un’area di movimento, gioco e ricreazione, dove sono possibili attività libere e casuali. A nord, poi, a ridosso del Fosso Senice e con vista sulla Calvana, c’è un’ulteriore zona a prato, più intima e adatta alla riflessione, alla lettura e al silenzio.
Le varie aree sono delineate da muretti bassi realizzati con gabbioni riempiti di inerti, utili anche come sedute e utilizzati per strutturare le aiuole per la piantumazione dei cipressi. La loro disposizione è tale da creare un passaggio obbligato e stretto tra la zona del prato di libero gioco e quella a nord, più raccolta. Al termine del passaggio delineato dai muretti sorge il cosiddetto “Abbraccio”: due figure in marmo quasi simmetriche e contrapposte che rappresenteranno l’abbraccio negato dai distanziamenti nati con la pandemia del 2020. Le due figure tendono l’una verso l’altra senza riuscire a toccarsi creando un vuoto di una decina di centimetri. Questo vuoto è una sorta di mirino ottico che andrà ad individuare il punto ad est in cui sorge il sole il 9 Marzo di ogni anno, a ricordare l’infausto giorno del 2020 in cui l’intero nostro Paese fu coinvolto dalle misure di contenimento della pandemia, prendendo piena consapevolezza della gravità della situazione.
Tempi e costi
La cifra complessiva spesa è di 250.000 euro. I lavori sono iniziati il 4 marzo 2022 e si sono conclusi il 7 luglio 2023.
Redazione