Procedono spediti anche i due macrolotti della Valdinievole. Il focus sulle attività in corso e su quelle che cominceranno a breve.
Mancava soltanto un ultimo lotto all’appello per “completare la mappa” dei lavori del Tubone, il collettore fognario lungo oltre 24 chilometri che, aggirando il Padule partendo da nord e costeggiandolo lungo il lato est, convoglierà i reflui di tutta la Valdinievole, di Cerreto Guidi e di parte di Fucecchio verso il depuratore industriale di Aquarno a Santa Croce. Si tratta della quarta e ultima tranche del progetto di Acque: i lavori sono partiti in questi giorni. Intanto, procedono spedite le attività relative agli altri tre lotti (due dei quali ormai vicini alle rispettive deadline) e ai due macrolotti della “Valdinievole Ovest” che rientrano nell’Accordo del Cuoio.
Il quarto lotto
Progettato - come gli altri - da Ingegnerie Toscane, il quarto lotto riguarda la realizzazione del collettore fognario nel tratto tra i depuratori di Pieve a Nievole e Uggia (nel comune di Monsummano Terme): avrà una lunghezza di 7,6 chilometri, per un investimento economico che ammonta a 13,5 milioni di euro. Da un punto di vista strutturale, può essere considerato il lotto più importante del Tubone, tant’è vero che prevede l’utilizzo della “Toc” (trivellazione orizzontale controllata) in almeno due occasioni con dimensioni e lunghezze che, come già avvenuto per l’intervento chiuso tra Cerreto Guidi e Larciano a ottobre 2022, rappresentano una eccezionalità a livello europeo nell’uso di questa tecnica.
Gli altri lotti
I lavori del quarto lotto si configurano come la diretta prosecuzione del Lotto 3, dedicato alla realizzazione del tratto del Tubone tra i depuratori di Uggia e Baccane (nel comune di Larciano). Qui è già stata posata oltre la metà del totale delle nuove tubazioni, che nel complesso raggiungeranno una lunghezza di 2,8 chilometri. Gli altri due lotti sono invece quelli più vicini alla conclusione. Praticamente terminato il primo (Stabbia-Santa Croce), per il quale mancano solo alcune opere accessorie dopo che la condotta lunga circa 10 km è stata completamente posata. Quasi finiti anche i lavori al depuratore di Stabbia che, così come gli altri depuratori ora in funzione lungo il tracciato (Uggia e Baccane), sarà riconvertito in una stazione di sollevamento fognaria, che spingerà i reflui verso l’impianto santacrocese. Vicino al 100% di condotte posate anche il lotto Baccane-Stabbia, con alcuni attraversamenti di fossi e strade ancora da chiudere. Nel frattempo, lavori in corso al depuratore di Baccane.
I macrolotti in Valdinievole Ovest
Giorni importanti anche per gli altri due macrolotti che rientrano all’interno dell’Accordo del Cuoio, e che riguardano la costruzione di ulteriori collettori fognari per indirizzare i reflui della Valdinievole Ovest al depuratore intercomunale di Pieve a Nievole e poi, grazie al Tubone, fino al depuratore di Santa Croce. Anche qui le operazioni procedono spedite. Il macrolotto Pescia-Pieve è suddiviso in tre stralci: il primo, già terminato, porterà alla dismissione del depuratore di Traversagna e all’invio dei reflui al depuratore di Pieve; per gli altri due stralci (Uzzano-Traversagna e Pescia-Uzzano) le attività partiranno nei prossimi mesi, comunque entro il 2023. Per il macrolotto Chiesina - Fattoria - Pieve, il primo stralcio (Chiesina-Fattoria) è pronto a andare in gara mentre per l’altro (Fattoria-Pieve) sono già cominciati i lavori. Insieme all’operazione Tubone, i due macrolotti della Valdinievole Ovest consentiranno di raggiungere la piena copertura del servizio depurazione - rendendolo al contempo più efficiente - e di restituire in ambiente acque sempre più pulite per il Padule di Fucecchio.
Il Tubone in pillole
L’Accordo del Cuoio (“Accordo di programma per la tutela delle risorse idriche del Valdarno e del Padule di Fucecchio) è un disegno complessivo da 143 milioni che punta a riorganizzare i sistemi fognari e depurativi del Basso Valdarno e della Valdinievole. La sua “punta di diamante” è il maxi-collettore fognario del Tubone. Il progetto è stato suddiviso in 4 lotti funzionali da Santa Croce sull’Arno a Pieve a Nievole. L’intera infrastruttura sarà realizzata in ghisa e avrà un diametro di 900 millimetri, per un investimento complessivo di 40 milioni. Una volta ultimato, il Tubone colletterà al depuratore di Santa Croce circa 6,2 milioni di metri cubi annui di reflui, che arriveranno a più di 9 milioni con la realizzazione degli altri collettori tra Pescia e Uzzano e tra Chiesina Uzzanese e Ponte Buggianese fino a Pieve a Nievole.
Gli obiettivi del progetto
Gli obiettivi che intendono perseguire Acque, Regione Toscana, Autorità Idrica Toscana, Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno e amministrazioni comunali del territorio, sono molteplici. Dal riorganizzare lo schema depurativo della Valdinievole e del Basso Valdarno, adeguando e razionalizzando il sistema di raccolta dei reflui anche con la “trasformazione” degli attuali depuratori, a creare una infrastruttura-modello, intervallata da nuove stazioni di sollevamento, per garantire standard di qualità e quantità ancora più importanti. E poi ancora migliorare il “secondo tempo” del servizio idrico, diminuire l’impatto ambientale dei reflui, e proteggere il Padule di Fucecchio mantenendone il “deflusso minimo vitale” durante i periodi più secchi. Su www.acque.net/accordo-del-cuoio è disponibile la pagina interattiva con l’avanzamento e lo schema dei lavori.