Online su change.org l'appello contro la privatizzazione della Biblioteca Comunale di Buggiano, «un bene comune non negoziabile». In seguito alla decisione dell'Amministrazione di privatizzare la gestione del servizio bibliotecario è nata questa raccolta firme per evitare l'assegnazione a soggetti privati di servizi pubblici.
«La Biblioteca Comunale di Buggiano è una componente fondamentale del patrimonio sociale e culturale della comunità buggianese. Costruita con pazienza e determinazione, ha assunto la dignità di un vero e proprio bacino di conoscenze, documenti, materiali, saperi di valore identitario. La decisione assunta dall'Amministrazione Comunale di privatizzare la gestione del servizio bibliotecario costituisce quindi una ferita inferta all'intero corpo sociale e all'investimento che questo ha fatto negli anni perché questo istituto acquisisse il profilo di un BENE COMUNE NON NEGOZIABILE.» Così leggiamo nella petizione online.
«Una scelta grave, oltretutto non dettata da urgenze particolari e indifferibili gravanti sull'ente locale, ma che risponde ad una deriva politica e amministrativa che conduce alla svalutazione del "servizio pubblico". Non siamo contrari pregiudizialmente all'assegnazione a soggetti privati di servizi della Pubblica Amministrazione, se riguardano segmenti accessori, semplicemente funzionali. Ma riteniamo che la gestione del cuore di servizi che riguardano i fondamentali diritti della persona (alla salute, alla cultura, ecc.) debba restare in mano pubblica. Il servizio bibliotecario è parte essenziale della formazione dei cittadini e la responsabilità delle Istituzioni rispetto a questa missione non può MAI essere attribuita a aziende private.»
La comunità buggianese, a partire dagli "Amici di Omero - Circolo di Lettura", congiuntamente a tutti gli utenti e amici della Biblioteca di Buggiano, sta così cercando di raccogliere più firme per indurre l'Amministrazione Comunale a ripensare questa scelta al fine di indire un bando per assumere una persona qualificata tramite concorso pubblico e quindi per titoli, merito e competenze.
Redazione