Il 21 settembre una rappresentanza di 50 vivaisti di tutte le parti del mondo, guidata dal presidente e segretario generale dell’Aiph (l’associazione internazionale dei produttori del florovivaismo) e dal presidente nazionale di Anve, ha visitato le coltivazioni olivicole e in particolare il campo di piante madri per la propagazione d’olivo certificato “virus esente” dei Vivai Cinelli e Sonnoli. Luca Cinelli: «abbiamo mostrato anche il nostro clone di Leccino “Minerva” dichiarato resistente alla Xylella dal Cnr di Bari».  Il presidente di Anve Capitanio: «in un momento in cui si parla sempre di più di problemi fitosanitari questo genere di lavoro è molto molto importante».

«Ho illustrato ai colleghi stranieri la parte iniziale del processo produttivo olivicolo: dalla preparazione del letto di semina, a quella dei portainnesti, sia tradizionali che clonali, al prelevamento delle marze nel nostro campo di piante madri, fino alla dimostrazione finale di un innesto. Abbiamo mostrato anche il nostro clone di Leccino “Minerva” dichiarato resistente alla Xylella dal Cnr di Bari. Mi ha dato molta soddisfazione vedere l’interesse di vivaisti anche di altri settori, testimoniato dalle precise e puntuali domande che mi sono state rivolte durante la visita».
Così il titolare Luca Cinelli descrive la visita di una delegazione di una cinquantina di vivaisti stranieri dell’Aiph (International association of horticultural producers), compresi il presidente Bernard Oosterom e il segretario generale Tim Briercliffe, presso i suoi vivai e quelli di Elena Sonnoli svoltasi nella tarda mattinata del 21 settembre, unica tappa in Valdinievole, con gli occhi puntati sul vivaismo olivicolo, prima di dirigersi nel pomeriggio a Pistoia a scoprire il distretto ornamentale. Oggetto della visita e delle attenzioni dei colleghi vivaisti provenienti da oltre 20 nazioni di tutti i continenti e coordinati da Leonardo Capitanio, il giovane presidente dell’Anve (Associazione nazionale vivaisti esportatori), i sistemi di coltivazione degli olivi “Xylella free” dei Vivai Cinelli e Sonnoli e in particolare il nuovo campo di piante madri, l’unico centro di moltiplicazione privato autorizzato in Toscana, per la produzione di materiale di propagazione d’olivo certificato “virus esente”.
L’itinerario degli illustri ospiti, sotto la guida di Luca Cinelli, è iniziato nei bancali di semina, contenenti circa 400 mila semenzali fra varietà “canino” e “mignolo”. E’ proseguito nella serra fra le piantine ripicchettate e messe in vaso; e i nuovi portainnesti nanizzanti clonali sperimentati da Attilio Sonnoli, utili a contenere le dimensioni degli olivi (di varietà autoctone locali) in vista di impianti più intensivi di quelli più comunemente diffusi in Italia e predisposti per la raccolta meccanica. E poi all’aperto nel campo di piante madri con le sue 11 varietà di olivi virus esenti: Leccino, Frantoio, Moraiolo, Correggiolo, Maurino, Pendolino, Ghiacciola, Nostrale Brisighella, Leccio del Corno, Olivastra Seggianese e Grappolo. Fino alla dimostrazione d’innesto finale da parte di Cinelli, che si è anche soffermato sui pro e contro dell’innesto rispetto alla talea.
Alla visita sono intervenuti anche il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, accompagnato dal presidente del Pav Franco Baldaccini, e i responsabili delle associazioni di categoria agricole di zona: Francesco Bini per la Cia – Agricoltori italiani e Maurizio Procissi per la Coldiretti. Giurlani, nel dare il benvenuto ai visitatori, ha detto che «queste due aziende rappresentano al meglio l’eccellenza nella produzione di piante di olivo del territorio pesciatino, una produzione che affonda le proprie radici nella tradizione e che continua oggi a perseguire la qualità. Speriamo che siate positivamente colpiti dalle nostre produzioni e che riusciamo a venderle anche nei vostri Paesi. Da parte nostra continueremo a incoraggiare il miglioramento qualitativo delle produzioni e a renderle sempre più sostenibili».
Il presidente di Anve Leonardo Capitanio spiega come è nata la scelta di far visitare ai vertici e a una nutrita rappresentanza di Aiph, riunita in questi giorni a Padova per il congresso mondiale, oltre ad alcuni grandi vivai pistoiesi, questa piccola ma importante realtà pesciatina specializzata nella produzione di piante di olivo destinata ai produttori di olio. «In questo momento in cui si parla sempre di più di problemi fitosanitari, dalla Xylella a tutti gli altri, - ha detto Capitanio - è ovvio che questo genere di lavoro è molto molto importante. Inoltre ci tenevamo a far visitare una piccola azienda italiana per fare scoprire il patrimonio che c’è dietro, perché soprattutto nelle aziende piccole trovi un patrimonio di ricerca, di competenze che nelle aziende grandi magari un po’ si disperde e invece qui può essere valorizzato di più».

Redazione

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