Ci vorranno 40 mila euro per risolvere la frana di Fibbialla, mentre per quella di via Speri è in costruzione una strada-bypass che a fine mese sarà transitabile anche dai mezzi di soccorso

Il Centro operativo comunale di Protezione civile insediatosi il 23 dicembre e presieduto dal sindaco Giurlani, si è riunito con l’assessore ai lavori pubblici Aldo Morelli, il sindaco di Uzzano Riccardo Franchi e l’assessore regionale Federica Fratoni per parlare delle frane di via di Speri e di Fibbialla.
In entrambi i casi i lavori sono iniziati subito viste le condizioni di isolamento di dodici famiglie di Speri, la presenza di cardiopatici e bambini, ma la differenza è che mentre la frana di Fibbialla presenta difficoltà e costi non insormontabili (40mila euro), ben diversa è la situazione di via di Speri.
Infatti come spiega Luciano Bianchi dell’ufficio tecnico comunale «La frana è profonda, a valle della viabilità e senza vie alternative. Unico modo per superare in tempi brevi l’interruzione è un bypass in fase di costruzione verso monte, protetto con micropali da impiantare in una seconda fase. Entro fine mese sarà utilizzabile anche dai mezzi di soccorso».
Fratoni ha garantito che gli oneri finanziari dell’intervento di somma urgenza saranno a carico  della Regione, mentre per il trasferimento del materiale di scavo da Pietrabuona alla discarica l’assessore regionale attenderà di conoscere i risultati delle analisi richieste dal Comune per esaminare la possibilità di usare la terra asportata da Speri.

Redazione

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