Sono oltre una decina. Incastonati tra le pietre del complesso murario, parlano della storia della città e la ricollegano al culto jacopeo. Saranno studiati da esperti e storici dell’arte incaricati dal Comune
Stemmi antichi, manufatti moderni e simboli religiosi sono stati rinvenuti dal Comune di Pistoia sulle pareti della terza cerchia muraria. Le operazione di ripulitura volute e portate avanti, dopo anni di incuria, dall’Amministrazione comunale sul complesso murario di viale Arcadia hanno portato alla luce dunque tracce di un passato millenario, che raccontano il trascorso della città anche in relazione al culto jacopeo. Si tratta di oltre dieci manufatti, perlopiù stemmi, incastonati nei secoli tra le pietre delle mura urbane, ora allo studio di esperti incaricati dal Comune.
In attesa di un’indagine accurata, oggi gli stemmi parlano della città e delle famiglie che hanno avuto una qualche rilevanza storica e politica nel territorio; in passato era consuetudine frequente che sulle mura cittadine si apponessero anche stemmi di podestà che venivano da fuori città. Per fare luce su questo punto, potranno essere d’aiuto i volumi degli stemmari custoditi nella biblioteca Forteguerriana, che rintracciano origini e simbologie delle casate.
«Dopo gli interventi in somma urgenza avviati nei giorni successivi al crollo, necessari per la messa in sicurezza delle mura – ricorda Alessio Bartolomei, assessore ai lavori pubblici e al verde –, l’Amministrazione comunale ha avviato la ripulitura dell’area da una fitta vegetazione che, lasciata crescere in modo improprio, per anni ha nascosto alla città un capitolo della sua storia. Si riscoprono così manufatti legati ad eventi dimenticati da tempo e che, con l’aiuto di esperti d’arte, potranno dare vita a un viaggio a ritroso nei secoli.»
Tra gli stemmi rinvenuti compare anche una conchiglia, con l’iscrizione OP[ER]AE S[ANCTI] IAC[OBI]. Per la forma della conchiglia stessa, a una prima approssimazione, sembra si tratti di un manufatto non molto antico, ma andrà comunque confrontato con ulteriori esemplari. Si tratta certamente di un simbolo che indica l'appartenenza del bene all'Opera di San Jacopo.
«In concomitanza con le celebrazioni dell’Anno Iacobeo – sottolinea Alessandro Sabella, assessore alle tradizioni e manifestazioni jacopee –, a Pistoia riemergono tracce di storia legate al culto del Santo, a riprova di quanto questo abbia influito sullo sviluppo e sulla rilevanza storica della città in ambito religioso, anche nei secoli successivi l’arrivo della reliquia. Si tratta di una scoperta che sorprende ed entusiasma e che, senza dubbio, deve essere valorizzata. Dopo una prima fase di studio, per cercare di rintracciarne origini e significati, potremo valutare l’opportunità di creare percorsi turistici e culturali così da restituire una valenza storica che l’incuria del tempo ha nascosto per secoli».
Ancora, alcuni rilievi che ritraggono un Cristo, un sole irraggiato e un mascherone risultano moderni (ossia dal XVI secolo in poi), così come moderno è lo stemma con le chiavi della città.
Redazione