Ieri alla chiesa di San Domenico è accorsa tanta gente per l’addio a Ivano Paci, storico presidente della Fondazione Caript. La messa è stata celebrata dall’amico padre Cortesi.

Ivano Paci è morto domenica notte all’età di 89 anni. La messa funebre, celebrata da padre Alessandro Cortesi, amico da sempre di Paci, ha visto la partecipazione di una folla commossa, oltre alle autorità e molti esponenti dell’associazionismo cattolico e laico, in particolare gli scout a cui Paci era molto legato. Il vescovo Fausto Tardelli aveva ricordato tale legame nel suo messaggi di condoglianze ai familiari: «Un vero protagonista della vita della città e del territorio – sono le parole del vescovo –, ma anche un educatore, da sempre legato al mondo dello scoutismo, e un punto di riferimento ed esempio per generazioni di pistoiesi».
Molte le testimonianze di affetto nei suoi confronti.
Lorenzo Zogheri, attuale presidente della Fondazione Caript: «Amava i giovani, ne condivideva l’intelligenza vitale, ne comprendeva fragilità e ansie. Ancora oggi numerose iniziative della Fondazione ne costituiscono chiara testimonianza».
Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia: «Ho sempre apprezzato che nelle assemblee della Fondazione, fin quando le forze glielo hanno permesso, è stato presente intervenendo, proponendo, discutendo e animando il dibattito».
Toccante anche il ricordo della senatrice Caterina Bini, sottosegretario ai rapporti con il Parlamento. «Ti ho voluto bene, non solo stimato per le tue capacità, professionalità, per la grandezza del tuo esserti fatto da solo, per la bellezza del tuo essere tutto d’un pezzo, per la famiglia bella che insieme a Isa avete creato, per la politica, per lo scoutismo. Ti ho anche temuto per la tua severità e rispettato per la coerenza del non voler piacere a tutti e ad ogni costo».
Giovanni Capecchi, presidente del cda di Uniser, ricorda Paci come «protagonista di un percorso di vita esemplare, che, partendo da condizioni di reale povertà, per volontà, determinazione, capacità di sacrificio, desiderio di sapere, doti intellettuali, lo ha portato ai vertici della nostra comunità, come professore universitario, come protagonista della vita politica, come artefice delle buone sorti della Fondazione»

Redazione

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