L’assessore Fabio Bellandi: «Meglio che in altri comuni grazie a una gestione positiva delle tariffe negli anni precedenti». «Tari: aumento sì, ma è più contenuto»
In questi giorni sono stati emessi gli avvisi per il pagamento della Tari, con scadenza al 6 dicembre per il saldo delle utenze che avevano già versato l’acconto e per tutte le altre il 16 dicembre e il 31 gennaio. Si è registrato un aumento medio di poco meno del 7%, calcolato sull’insieme delle utenze. «Un aumento – fanno sapere dall’amministrazione – che il comune di Pescia è riuscito a contenere rispetto ad altri comuni, anche vicini, grazie a una gestione positiva delle tariffe negli anni precedenti».
«Un aumento – spiega l’assessore Fabio Bellandi – che avevamo preannunciato a seguito dell’approvazione del Piano economico finanziario dell’Ato Rifiuti e le discussioni che seguirono anche in Consiglio comunale in sede di ratificazione della decisione presa in quella sede. Si tratta di un aumento parzialmente contenuto almeno per le attivita’ produttive con la spalmatura sulle stesse dei 250.000 euro che il Decreto Crescita ha destinato al nostro comune. Siamo di fronte ad una situazione estremamente complessa che determinerà anche nei prossimi anni percentuali di aumento delle tariffe Tari. Tariffe che non dipendono dal comune di Pescia ma dal piano economico e finanziario che viene approvato per tutti i comuni di Firenze, Prato e Pistoia, facenti parte del solito ambito territoriale e del medesimo gestore, Alia. L’aumento è di fatto determinato dalla crescita dei costi di smaltimento dei rifiuti, causato dalla mancanza ormai cronica di impianti di smaltimento sull’intero territorio, da qui il ricorso a impianti fuori regione con un conseguente aumento dei costi che poi si scaricano in tariffa. Il comune di Pescia, insieme ad altri comuni, ha votato contro il piano economico e finanziario, che comunque è stato approvato. Il punto e’ stato ed e’ che se non si risolve, e in fretta, il problema di una serie di impianti che chiudano il ciclo dello smaltimento non ci saranno soluzioni per il contenimento della crescita delle tariffe.
Per questi motivi, il comune di Pescia, oltre ad aver approvato all’unanimità mozioni in consiglio comunale per chiedere alla regione Toscana e all’Ato Rifiuti soluzioni e scelte per gli impianti, ha coordinato e sta coordinando le azioni politiche ed amministrative di tutti i comuni che hanno votato contro il piano, al fine di mantenere forte la pressione politica su tutta questa questione, con l’obbiettivo che risorse anche del Pnrr vengano destinate al nostro territorio per il finanziamento di nuovi impianti».
Redazione