Giani e Ciuoffo della Regione parlano di «atti necessari per lo stato di crisi». Apam Federalberghi: «Stabilire immediati contatti con Governo e ministeri». «Assemblea straordinaria per affrontare il futuro»

In merito all'ultimo tentativo di vendita delle Terme andato in fumo la Regione, ieri alle 18.06, è scesa in camp con un intervento congiunto firmato dal presidente della Regione Eugenio Giani e dall’assessore Stefano Ciuoffo, che ha il coordinamento delle partecipazioni regionali sulle tematiche economico finanziarie. «Il percorso avviato per la sottoscrizione delle quote di maggioranza della società Terme di Montecatini Spa – riporta il comunicato da Firenze – è terminato con la conclusione dell’istruttoria svolta da parte dell’amministratore unico. Le condizioni minime ed essenziali, affinché possa essere considerata valida l’offerta da parte dell’unico soggetto che ha manifestato interesse all’avviso, sono venute meno. Regione Toscana seguendo gli indirizzi che il consiglio regionale ha definito nel Piano delle razionalizzazioni delle società partecipate e tenuto conto della grave situazione economico-finanziaria della società, chiederà la convocazione dell’assemblea straordinaria per assumere gli atti necessari ad affrontare lo stato di crisi. Si apre una nuova fase che dovrà essere affrontata con la massima concretezza e lucidità individuando priorità condivise nel piu generale interesse di Montecatini».

NATIVE SCARTABELLO AVVENTO


Anche il presidente di Apam Federalberghi, Carlo Bartolini, è intervenuto: «Nel periodo più buio del turismo montecatinese a causa della pandemia – dice – viviamo anche questa sconfortante situazione delle Terme. La società ha vissuto anni d’incapacità manageriale specifica del settore (da noi ripetutamente richiesta) e di non condivisibili scelte da parte della proprietà, fattori che hanno condizionato negativamente le potenzialità di sviluppo. Ma le Terme non rappresentano più solo un patrimonio della città o della Toscana, ma dell’intera umanità. Da cui dovrebbe derivare una responsabilità morale, oltre che aziendale, da parte della proprietà di aprire un rapido confronto con il Governo e i ministeri che già ci hanno sostenuti nel percorso Unesco. E’ bene quindi che sia aperto un dialogo con Mibact e Mise e ora è indispensabile che anche il sindaco, oltre che per Firenze, acquisti anche un abbonamento ferroviario per Roma, affinché dialoghi con il ministro Garavaglia (e con lui il Governo) al fine di rendere concreto l’impegno da lui assunto durante l’incontro di questa estate con le forze sociali svoltosi al Tettuccio sul futuro delle Terme e su un ipotetico piano B. Fondamentale, a questo scopo, è che anche il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore Stefano Ciuffo interfaccino gli uffici regionali con il ministero per un’ampia strategia».

Redazione

 

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