Federalberghi Apam interviene sul passaggio al nuovo gestore idrico.
"Il 31 dicembre scade il contratto di concessione ad Acque Toscane del servizio di gestione dell’acquedotto, che così, a partire dal 1° gennaio, ricadrà in affidamento ad Acque Spa, che già si occupava della parte relativa a fognatura e depurazione.
Questo avvicendamento avrà profonde conseguenze per la categoria alberghiera, che perderà infatti la possibilità di usufruire della tariffazione che finora si divideva in tre fasce crescenti (in base all’utilizzo) e attribuita a seconda del numero dei posti letto. Gli hotel saranno inseriti all’interno di una più ampia e generica categoria denominata “utenti commerciali e artigianali” (“piccoli”, con superficie inferiore ai 500 mq e “grandi” con superficie superiore ai 500 mq), con aumenti in bolletta non indifferenti.
Nelle scorse settimane Federalberghi Apam ha partecipato a diversi incontri a livello di ambito, promossi dall’assessore Sartoni e alla presenza anche di rappresentanti di Acque Spa, durante i quali è stato comunicato che gli aumenti conseguenti potrebbero toccare il 10 per cento l’anno, con la possibilità di arrivare a un totale del 40 per cento in pochi anni (e questo senza considerare altri aumenti “fisiologici” e connessi a inflazione e rimodulazione delle tariffe, che si presume possano ammontare a un ulteriore 6 per cento annuo).
L’associazione è inoltre venuta a conoscenza che, grazie a speciali fondi legati al Pnrr, sono stati destinati investimenti alle reti idriche, ma che non riguarderebbero la nostra zona. Se così fosse, perderemmo un’importante occasione per ristrutturare il nostro vecchio acquedotto con risorse pubbliche, cosa fondamentale e attesa da anni, per ottenere una consistente riduzione dei costi del servizio in tariffa. Conseguenza, a nostro avviso, di un limitato peso politico del nostro territorio, dovuto anche al fatto che nel consiglio direttivo di Acque Toscane siede solo un rappresentante e non è del Comune di Montecatini.
La congiuntura generale, causata da una situazione pandemica che continua fortemente a caratterizzare negativamente l’economia del settore dell’accoglienza, sommata a nuovi e consistenti aumenti dei costi legati ai consumi (e oltre all’acqua ricordiamo anche quelli di gas ed energia elettrica), risulta essere fortemente penalizzante per gli albergatori di Montecatini. E’ assurdo che un albergo, che in buona parte consuma acqua per i servizi sanitari della propria clientela e non certo solo destinandola a un uso produttivo, debba sottostare alla medesima tariffazione di un’attività industriale artigianale".
«Nelle trattative finora intercorse grazie all’intervento dell’assessore Sartoni, siamo riusciti ad avere attenzione alla nostra particolare situazione da parte dell’Autorità Idrica Toscana, che si è presa l’impegno di contenere l’aumento tariffario. Resta da capire come mai il nostro territorio è rimasto fuori dagli interventi alla rete idrica programmati con risorse Pnrr”, dice Carlo Bartolini, presidente Federalberghi Apam.
Redazione