Fiorenzo Narducci, 94 anni, è morto sabato 1 gennaio 2022. E' stato uno dei membri costituenti della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, designato consigliere a vita dell'istituzione e nella vita professionale è stato un funzionario pubblico, nell’amministrazione dei comuni di Uzzano, Pescia e Prato.
«Era l’ultimo dei fondatori di questo ente che con il Monumento a Pinocchio posero la prima pietra di quello che sarebbe poi diventato il Parco di Pinocchio e oggi il Parco Policentrico Collodi – Pinocchio - dice il presidente della Fondazione Collodi, Pier Francesco Bernacchi -. Una scomparsa che ci ha commosso tutti, un uomo di grandi capacità e intelligenza. La Fondazione Nazionale Carlo Collodi esprime il suo cordoglio e si stringe attorno ai figli Daniele e Riccardo, alla nuora Isabella e ai nipoti Ester, Maddalena e Walter».
I funerali saranno celebrati oggi alle 14.30 nella chiesa di San Michele a Pescia (accanto al liceo Lorenzini).
Fiorenzo Narducci iniziò a lavorare all’anagrafe del Comune di Pescia per poi diventare, ancora giovane, vice Segretario del Comune di Pescia. Vincendo il concorso nazionale divenne segretario generale, sede nella quale rimase fino al 1977, con una parentesi di alcuni anni in cui fu segretario del Comune di Uzzano in affiancamento a Pescia e dove ricevette la cittadinanza onoraria per l’impegno profuso. Fu anche segretario del Pescia Calcio.
A Collodi fu prima Segretario del Comitato per un Monumento a Pinocchio e poi uno dei Fondatori della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, ricoprendo la carica di Segretario dell’ente e affiancando Rolando Anzilotti fino alla realizzazione del Parco di Pinocchio, dell’Osteria del Gambero Rosso e del Paese dei Balocchi.
Dal 1977 fu Segretario Generale del Comune di Prato e accompagnò la città nello sviluppo e nella crescita. Già prima di questa data aveva al suo attivo decine di pubblicazioni di carattere tecnico-legale sull’amministrazione dei Comuni, ma con l’arrivo a Prato divenne uno dei tecnici di punta dell’Anci regionale e nazionale, da cui fu insignito della medaglia d’oro ed incaricato di trattare con il Ministero le nuove leggi sulle autonomie degli anni ’80 e ’90 che in buona parte scrisse e che portarono al rilancio degli investimenti e del ruolo dei Comuni. Fu autore di centinaia di pubblicazioni e tra tutte primeggia la Guida Normativa per l’Amministrazione locale che fondò e diresse prima da solo e poi con suo figlio Riccardo. In quegli anni fu nominato dal Governo Presidente del Consiglio superiore della pubblica amministrazione ed ebbe numerosi riconoscimenti a livello nazionale per la sua opera a favore dei Comuni.
Redazione