La Misericordia di Pistoia ha allestito, nella sede di Bottegone, in via Santi numero 16, due salette destinate al commiato, l'ultima sosta prima dell’addio a una persona cara.

Le cappelle del commiato, che possono ospitare due camere ardenti, sono state benedette nel pomeriggio di sabato 8 gennaio dal parroco di Bottegone, don Piergiorgio Baronti, alla presenza dei volontari, del presidente della Misericordia Sergio Fedi, del segretario generale Roberto Fratoni, dell’assessore Leonardo Ciardi in rappresentanza del sindaco di Pistoia e della consigliera regionale Federica Fratoni.
«Per la Misericordia – commenta per noi il segretario generale Roberto Fratoni –, un altro importante progetto messo a punto e che si inserisce nella vasta riqualificazione di Bottegone, da parte del Comune di Pistoia. Abbiamo cercato di rendere le cappelle del commiato più familiari e più raccolte possibili, per far sentire a casa le famiglie in un momento così doloroso come la perdita di una persona cara. L’impegno economico è stato ingente, di oltre 200mila euro, e dove l’impiantistica ha rappresentato la porzione più consistente, viste la normativa stringente. Le cappelle sono state realizzate in un ex magazzino artigianale, completando così la sede che era stata acquistata nel 2014 per rendere fruibili alla popolazione tutti i servizi».
Le cappelle di via Santi sono un servizio distaccato delle onoranze funebri di via del Can Bianco, a Pistoia. La Misericordia, negli ultimi anni, ha allestito le cappelle anche a Quarrata e Montale, sempre nell’intento di offrire un servizio molto sentito dalla popolazione. «Sono stati giorni molto intensi – ci ha detto il presidente della Misericordia di Bottegone, Cristiano Melani –, oltre alla cerimonia della benedizione delle cappelle, c’è stata l’inaugurazione di una nuova ambulanza, a tecnologia avanzata, realizzata grazie al fondamentale contributo della Fondazione Caript, che è sempre disponibile e che ringraziamo. Uno strumento in più per far fronte ai servizi che offriamo grazie ai nostri cinquanta volontari. Cerchiamo di dare più opportunità possibili, insieme all’Asl e insieme alla farmacia, con cui è stato possibile aprire nuovi ambulatori con medici e specialisti». 

Redazione

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