Un chilo di pasta, che a settembre la grande distribuzione comprava a 1,10 euro, ora ne costa 1,40. E per la fine di gennaio arriverà a 1,52 euro. Un aumento del 38%. Tra giugno e oggi, il prezzo del grano alla borsa di Foggia è cresciuto del 90%.

La preoccupazione – secondo gli addetti ai lavori – è che i prezzi potrebbero aumentare di nuovo. Come sottolineano i pastifici italiani: “a dicembre gli stabilimenti produttivi si sono fermati per 15 giorni e nessuno ha comprato grano. Ma già ieri, alla borsa merci di Bari, la prima che si è riunita dopo il capodanno, c’è stato un aumento del 6%. I pastifici riaccendono i motori, e subito il prezzo del grano risale. E poi c’è un’altra cosa che preoccupa: basterà il grano nazionale, fino a giugno? Oggi usiamo grano nazionale per il 70-80%, ma per quanto in Italia l’ultima produzione sia andata bene, non siamo mai stati un Paese autosufficiente, quindi dovremmo comprare più grano estero, che oggi è più caro”.

Redazione

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