Edoardo Fanucci e Gianna Rastelli (Italia Viva) presentano una mozione chiedendo all'amministrazione comunale di installare defibrillatori nelle zone più frequentate della città

«Considerato l’eccezionale risultato che Montecatini Terme ha ottenuto entrando meritoriamente nel patrimonio dell’Unesco.
Visto che la città, anche alla luce dell’importante riconoscimento ottenuto, può attingere risorse non solo dal comparto termale (trainante nell’economia cittadina) ma anche da tutte le attività legate al benessere e al turismo sportivo e che Italia Viva si è sempre posta come obiettivo la valorizzazione di queste, affinché tutti i settori commerciali potessero beneficiare di una maggior affluenza e di un’offerta in linea con le aspettative dei turisti.
Visto che partendo da questi presupposti, Italia Viva ha presentato durante lo scorso consiglio comunale una mozione per incentivare all’installazione di attrezzi fitness all’interno del parco termale, assecondando le esigenze di cittadini e turisti e che una città del benessere e dello sport deve sfruttare ogni occasione di miglioramento.
Tenuto conto che ogni anno circa 60000 italiani (dati aumentati in maniera esponenziale in seguito alla pandemia) perdono la vita a causa di attacchi cardiaci poiché non vengono trattati entro i cinque, vitali, minuti dalla comparsa dei primi sintomi; questo a causa dell’arrivo dei soccorsi fuori tempo utile e all’assenza di colonnine Pad (Dae di pubblico accesso al defibrillatore). Questo dato di elevata rilevanza potrebbe essere ridimensionato con l’ausilio che la tecnologia più moderna ci consente. Un dispositivo automatico o semi automatico di defibrillazione, se usato nel brevissimo termine, può salvare una vita. A Pisa, per esempio, grazie alla Cecchini cuore onlus, sono stati posizionati circa 600 dispositivi Dae nelle vie principali della città. Progetto vita Piacenza ha permesso l'installazione di ben 1200 apparati, rendendo decisamente più sicura la quotidianità di cittadini e turisti. Una nuova consapevolezza che - in ambito nazionale - ha portato il Governo a emanare una nuova legge che, da luglio 2021, va a colmare un vuoto legislativo.

Questa nuova legge riporta quanto segue:
Modifiche alla legge 3 aprile 2001 n.120
1. Alla legge 3 aprile 2001, n. 120, sono apportate le seguenti modifiche
a) il comma 1 dell’articolo 1 è sostituito dal seguente:
«1. L’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico è consentito anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare. In assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco è comunque consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico anche a chi non sia in possesso dei requisiti di cui al primo periodo.
Si applica l’articolo 54 del codice penale a colui che, non essendo in possesso dei predetti requisiti, nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco, utilizza un defibrillatore o procede alla rianimazione cardiopolmonare»;
b) il titolo è sostituito dal seguente: «Utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici».
I dispositivi salvavita Dae sono la prima linea e l’ultima difesa per soccorrere i cittadini che subiscono un arresto cardiaco. La celerità incide in maniera decisiva sull’esito del soccorso e grazie a questi dispositivi, controllati da remoto grazie alla tecnologia 4G e collegati alla centrale operativa 118/112, il sistema di pronto intervento invierà l’ambulanza più vicina.

Pertanto si dà indirizzo al sindaco e alla giunta di installare i suddetti dispositivi nelle zone maggiormente frequentate della città, con particolare interesse alla zona della piazza centrale, dove vi è maggiore concentrazione di turisti e del parco termale, dove molti cittadini esercitano attività fisica».

Redazione

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