L'assessore Stefano Ciuoffo presenterà domani, durante la seduta del consiglio regionale, un'istanza di fallimento per le Terme. Si cerca l'accordo per un concordato "in bianco" come tutela contro i creditori in vista dell'udienza del prossimo 8 febbraio.
Istanza di concordato preventivo in bianco al fine di limitare la perdita di liquidità, cessione dei rami d’azienda funzionali all’attività termale e attivazione di tutte le cautele necessarie a «conservare il patrimonio dalle aggressioni dei creditori per il periodo concesso dal tribunale per la predisposizione del piano concordatario». E' quanto l’assessore regionale Stefano Ciuoffo presenterà domani in consiglio.
Dopo i falliti tentativi privatizzazione della società, l'assessore prende atto della contrarietà da parte del Comune circa la messa in liquidazione volontaria della società, così come previsto dal piano di razionalizzazione delle partecipate della Regione.
Quest'ultima è proprietaria del 67,12% delle quote azionarie delle Terme, ma possiede solo il 39,09% di azioni ordinarie con diritto di voto e il 28,03% di azioni privilegiate senza diritto di voto. Per tanto anche volendo la Regione non avrebbe potuto imporre la messa in liquidazione della società al Comune, socio di minoranza, da sempre contrario.
L’8 febbraio è fissata un’udienza in tribunale in merito all’istanza per la declaratoria di fallimento intentata da un creditore, si rende necessario per Ciuoffo «superare la necessità della messa in liquidazione espressa negli atti regionali» e procedere pertanto con una istanza di concordato preventivo in bianco.
Redazione