Mandara, sollecitato anche dai commercianti di Pescia, risponde alla lettera dell’assessore Annalena Gliori.
“Leggendo la lettera dell’assessore Annalena Gliori rivolta a commercianti e attività di ristorazione, nella quale la stessa si lamenta di chiusure e vetrine spente soprattutto nelle festività natalizie nonostante gli sforzi profusi dall’amministrazione, devo dire che non meriterebbe risposta.” Tuttavia, prosegue Giancarlo Mandara, “il fatto che numerosi commercianti e ristoratori mi abbiano contattato, sdegnati da quanto scritto dall’assessore, mi induce a fare qualche riflessione. Intanto, non si tiene conto di tutti quelli che di sforzi importanti e concreti ne hanno fatti, investendo nella nostra Città, e che continuano a farne proprio tenendo accese le vetrine. E poi non tiene conto di tutte quelle situazioni in cui i commercianti sono stati costretti a chiudere per positività da covid dei titolari o dipendenti. Come avrebbero potuto garantire le aperture? Per non parlare del ragionamento insensato sui ristoranti chiusi a Collodi, anche qui magari per problematiche legate al covid. Inoltre, lo sa l’assessore che quando un ristoratore o un commerciante apre la porta del suo locale e accende la luce il contatore inizia a girare? In sostanza un intervento assolutamente fuori luogo, totalmente distaccato dalla realtà, che getta ulteriore discredito sulla nostra Città. Si faccia qualche domanda e si chieda in particolare cosa hanno fatto di concreto in questi ultimi due anni lei e l’amministrazione di cui fa parte per queste persone. Si faccia un giro tra gli operatori e senta cosa hanno da dirle. E soprattutto cosa ha fatto per rendere attrattiva la nostra Città. Glielo dico io, senza rancore: poco o nulla! Altrimenti si chieda come mai qualche imprenditore locale del settore ha preferito investire altrove, anziché a Pescia.”
Redazione