Nell’assemblea dell’Ato di questa mattina, il Comune di Pistoia ha bocciato il progetto di riconversione del Dano che di fatto ribalterebbe completamente la previsione di dismissione dell’impianto già contenuta nel Piano di Ambito.
L’Amministrazione comunale di Pistoia guidata dal sindaco Alessandro Tomasi ha espresso la propria contrarietà alla riconversione dell’impianto del Dano in un polo di trattamento per la carta e cartone. L’ipotesi è contenuta all’interno della delibera dell’Ato Toscana Centro che questa mattina, durante l’assemblea dell’Ambito, ha ricevuto il voto contrario del Comune di Pistoia fondato sulla convinzione che un tale progetto ribalterebbe completamente la previsione di dismissione dell’impianto - e di ripristino del sito – fissata dalla pianificazione di ambito al 2017. Nel 2015 c’è stato il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale che per legge ha durata decennale. L’assessore comunale alle partecipate Margherita Semplici, presente in assemblea, ha presentato un documento a firma del sindaco Tomasi per chiedere l’eliminazione dell’intervento dalla delibera; con quello stesso documento il Comune ha anche chiesto ad Ato di attivarsi affinché il gestore del Dano, Alia servizi ambientali Spa, reperisca i fondi necessari alla bonifica dell’area dell’impianto. Il progetto pistoiese però è stato mantenuto all’interno della delibera e conseguentemente l’assessore Semplici ha espresso voto contrario riaffermando quella stessa posizione già tenuta durante il Consiglio direttivo dell’Ato del 27 gennaio scorso. Tutta questa vicenda deriva dalla candidatura della riconversione del Dano ai fondi Pnrr che Alia intende portare avanti. «Stiamo parlando di un impianto – spiega il sindaco Alessandro Tomasi – su cui è già prevista, anche a livello formale, la chiusura. Ci stanno chiedendo, in pratica, di tramutare la dismissione dell’impianto in una nuova attività di trattamento. Tutto questo è contrario anche al Piano di Ambito, dove permane la previsione di chiusura e di ripristino dell’area, dunque non possiamo accettare cambi di rotta improvvisi. In mancanza di una pianificazione impiantistica a livello regionale e in assenza di qualsiasi valutazione di impatto ambientale che la riconversione avrebbe, posso affermare con convinzione che non esistono i presupposti per pronunciarsi favorevolmente sul progetto relativo al Dano. In più questa decisione, non prevista nell’attuale destinazione dell’area, arriverebbe sul nostro territorio proprio nel momento in cui la città è chiamata a contribuire alla formazione della nuova pianificazione urbanistica». L’assemblea Ato ha approvato la delibera a maggioranza, con l’astensione di Serravalle Pistoiese, Chiesina Uzzanese e Agliana, ma chiaramente sull’area in questione è sovrano per la pianificazione il Consiglio comunale.
Redazione