Entra nel vivo la progettazione stradale della variante di collegamento tra la SP39, la SP10 e la Via Giovanni Amendola, denominata di “Borgano” per la località del Comune di Lamporecchio da cui inizia la modifica della direttrice provinciale.
Si è svolto infatti giovedì scorso il primo confronto fra le strutture tecniche della Provincia, del Comune e lo studio professionale di ingegneria incaricato della redazione dello studio di fattibilità tecnico-economico dell’opera.
Un appuntamento che, di fatto, ha dato il via alla programmazione delle attività di rilievo sul campo e alle indagini geologiche delle aree interessate dal tracciato stradale, a cui seguiranno le attività di studio del progetto che si concluderanno nei prossimi mesi con una proposta progettuale fattibile corredata dai costi di realizzazione.
L’opera, come sottolineano dall’Amministrazione, costituisce una previsione strategica che consentirà il miglioramento della mobilità delle persone e delle merci lungo una delle due principali direttrici stradali che attraversano il territorio comunale ovvero quella che collega l’area dell’Empolese Valdelsa alla Valdinievole.
La sua realizzazione consentirà di raggiungere uno degli obiettivi storici richiesti dalla comunità in tema di mobilità ovvero quello di differenziare il traffico di scorrimento sovracomunale da quello urbano, con trasferimento del traffico pesante al di fuori dei centri abitati e l’alleggerimento dei flussi sul traffico veicolare urbano.
“Finalmente si comincia a passare dalle parole ai fatti, alle attività sul campo, alla progettazione di questa infrastruttura strategica che risolverà alcune criticità importanti esistenti sul nostro sistema della mobilità. Questo primo incontro è stato molto costruttivo ed è servito anche per dare le prime indicazioni ai progettisti su quali sono i risultati attesi dalla realizzazione dell’opera.” ha dichiarato l’Assessore alla Mobilità, Viabilità e Trasporti Alessandro Bochicchio. “L’opera ha tutte le carte in regola per partecipare alla grande partita degli investimenti dei prossimi anni e, se non si aprissero spazi fra le risorse destinate alle specifiche missioni del PNRR, sarà sicuramente al centro della prossima programmazione regionale. Adesso dobbiamo correre perché i tempi sono stretti. Appena pronte le prime soluzioni progettuali faremo un passaggio pubblico per presentare l’opera e raccogliere eventuali contributi propositivi. Poi occorre velocizzare i passaggi successivi perché se esiste una possibilità di finanziamento non va persa. Assolutamente.”
Redazione