Sulla crisi è calato di nuovo il silenzio. Secondo Simone Magnani, non ci sarebbe alcuna vera trattativa con Croce Rossa né con Cassa Depositi. «Il grande bluff di Luca Baroncini sulle Terme». I Cinque Stelle attaccano l’amministrazione
«Il gran bluff del sindaco sulle Terme». I Cinque Stelle tornano all’attacco del Comune per il modo in cui affronta la crisi dell’azienda. «Nelle ultime settimane – dice Simone Magnani – tra consiglio e commissione abbiamo avuto modo di ascoltare il sindaco e l’amministratore. I soci si affannano ad annunciare possibili richieste di danni per responsabilità sulla crisi. Alla follia regionale si è unito l’assessore Alessandro Lumi che ha tirato in ballo le azioni di responsabilità per aver bruciato 9 milioni in due anni. Ovvio che le azioni di responsabilità dovranno esser fatte in caso di epilogo negativo e non si fermeranno certo all’ultimo amministratore, ma in questa fase è utile attaccare l’unico soggetto incaricato da entrambi i soci di scegliere e costruire lo strumento di risoluzione della crisi?».
Magnani aggiunge che «da parte del sindaco di evidente c’è lo scollamento con la realtà della situazione. In tre sedute abbiamo ascoltato di un Comune pronto a rinunciare ai crediti tributari, a gestire le Tamerici, a gestire il Tettuccio, a comprare le Tamerici o qualcos’altro. Poi abbiamo sentito raccontare che l’ideazione del piano è a buon punto, come il dialogo con la Croce Rossa, la trattativa con Cassa Depositi e Prestiti. Il piano di concordato invece è fermo a pagina uno in attesa di una relazione e stima degli immobili. Il dialogo con la Croce Rossa non c’è. La trattativa con Cdp non è una trattativa, ma uno scambio di documenti e i rinvii delle ultime due call non fanno ben presagire».
Redazione