Il consigliere di «Pescia Cambia» Ezio Bonini ha presentato una mozione sulla vicenda del mercato dei fiori: «C’è una strada da percorrere» sostiene Bonini che con una mozione spiega quello che secondo Pescia Cambia va portato avanti per il Mefit.
Con una mozione dai toni imperativi il consigliere di Pescia cambia Ezio Bonini porta all’attenzione del prossimo consiglio comunale la patata bollente del Mefit, «Insieme al consiglio comunale, è necessario che il commissario De Cristofaro continui l’intenso lavoro fatto dalla giunta e dall’amministrazione comunale su questo versante, vista la straordinaria importanza che il Mefit riveste su occupazione e economia locale - sottolinea Ezio Bonini -. Qui non basta lavorare sull’ordinario, ma vanno tenuti costantemente aperti quei canali sui quali prima Giurlani e poi la giunta hanno lavorato intensamente, come quelli con la regione Toscana, attuando il programma operativo sottoscritto dalle parti, e il ministero per l’Agricoltura. Su questo siamo particolarmente sensibili e vigileremo a fondo».
In particolare si chiede al commissario di operare per accertarsi dell’effettivo inserimento dei progetti che sono stati progressivamente presentati nell’ambito del Pnrr e dell’avanzamento dei canali attivati con il ministero dell’Agricoltura per salvaguardare uno dei mercati floricoli più importanti d’Europa. Questo il testo integrale della mozione : «Il Mefit è l’azienda speciale che gestisce per conto del Comune, il Mercato dei Fiori, mercato che si svolge in una struttura realizzata alla fine degli anni settanta e poi attiva dalla fine degli anni ’80 come mercato dei fiori; struttura denominata Comicent quando in precedenza era ancora di proprietà del Ministero dell’Agricoltura. La struttura è passata nel patrimonio del Comune nel 2016, a seguito di specifica legge della Regione Toscana che nel frattempo ne era diventata proprietaria. In questo contesto fu sottoscritto un apposito “accordo di programma” tra Regione e Comune al fine di definire gli obiettivi e gli interventi necessari per la messa a norma della struttura. Anni di mancata manutenzione ordinaria e straordinaria unita ai cambiamenti normativi in materia di sicurezza e di antincendio hanno determinato una grave situazione di carenza in termini di requisiti di idoneità all’uso della struttura. E’ appena il caso di ricordare che all’interno del Mefit operano produttori, commercianti, trasportatori, operatori dei servizi per oltre 600 aziende. Il territorio prioritariamente interessato dall’attività del Mefit va dal pistoiese e la Valdinievole alla Versilia, coinvolgendo centinaia di aziende, di cui circa 500 produttori agricoli, per una stima di circa 3500/4000 addetti e relative famiglie, dando al Mefit un ruolo di primo piano nel settore sul piano locale ma anche nazionale. Recentemente si è realizzato un primo intervento di oltre 3,5 milioni di euro finanziati da Regione e Comune».
Redazione