Sostenibilità: Acque, Comune e Istituto Comprensivo insieme per dire stop alla plastica mono-uso. Consegnate agli studenti 650 borracce.
L’Italia è il primo paese in Europa per consumo di acqua in bottiglia: in un anno si utilizzano oltre 7 miliardi di bottiglie di plastica. Eppure, l’acqua dei nostri acquedotti è generalmente di buona qualità, ed è chiamata a rispettare le severe prescrizioni dalle normative nazionali ed europee. Nel territorio di propria competenza, Acque, il gestore idrico del Basso Valdarno e della Valdinievole, effettua ogni anno 20mila campionamenti e analizza 300mila parametri per assicurare la bontà e la sicurezza dell’acqua, raggiungendo un livello di conformità legislativa prossima al 100%. Insomma: l’acqua di rubinetto non è “solo” potabile, ma anche buona da bere, disponibile “a chilometro zero”, sicura e super controllata.
Per incentivare le buone pratiche e promuovere un uso responsabile della risorsa idrica, il Comune di Larciano, l’Istituto Comprensivo Ferrucci e Acque collaborano insieme al progetto Acqua Buona, che prevede il consumo dell’acqua di rubinetto - grazie anche alla fornitura di brocche e borracce - al posto di quella in bottiglia all’interno delle scuole e nel corso della refezione, garantendo controlli aggiuntivi sulla qualità direttamente all’interno dei plessi. Un percorso condiviso che si rinnova anche quest’anno, nonostante le problematiche connesse alla pandemia, rafforzando la propria impronta plastic free.
Martedì 29 marzo, alla presenza della sindaca Lisa Amidei e della sua giunta, della dirigente scolastica Rossella Tedesco e del vicepresidente di Acque Giancarlo Faenzi, sono state donate 650 nuove borracce che saranno consegnate a tutti gli alunni delle scuole di Larciano (infanzia, primaria e secondaria di primo grado): serviranno a fare un ulteriore passo avanti verso la riduzione della plastica monouso, grazie anche ai dispenser di acqua filtrata già in dotazione presso le scuole. Con l’utilizzo delle borracce, ipotizzando un consumo quotidiano di 0,5 litri d’acqua per ogni studente, in un anno si potranno risparmiare circa 17 quintali di plastica e l’emissione equivalente di 40 quintali di anidride carbonica.
“Oggi, grazie anche ad Acque - spiega la sindaca Amidei - siamo riusciti a concretizzare un impegno che, come amministrazione, avremmo voluto attivare già da tempo e che purtroppo il Covid ha rallentato. Grazie alla sottoscrizione della convenzione per il progetto Acqua Buona e alla consegna delle borracce ai nostri ragazzi siamo finalmente pronti a partire. L’acqua del nostro acquedotto e quella distribuita nei nostri plessi scolastici, come emerge anche dai controlli analitici, è buona e sicura. Questo ci consentirà di limitare l’uso delle bottiglie di plastica: una scelta che ha un forte valore educativo e che va nella direzione di rispettare l’ambiente”.
“Siamo orgogliosi dei risultati che anno dopo anno riusciamo a raggiungere grazie al progetto Acqua Buona - sottolinea Faenzi - la risposta dei ragazzi è straordinaria perché, rispetto alle generazioni più vecchie, sembrano avere maggiormente a cuore le sorti del proprio pianeta e dell’ambiente che li circonda. Questa sensibilità e questo cambiamento culturale non vanno assolutamente dispersi, ma anzi accompagnati e portati nelle famiglie”.
Redazione