Con il periodo primaverile tornano le aperture al pubblico della Chiesa dei Santi Jacopo e Martino a Uzzano Castello, a cura della parrocchia e del Comitato per il restauro dell'edificio. Come guide turistiche gli studenti dell'ITS "Marchi-Forti".

Eretta ai primi del XIII sec. e annoverata nell'estimo delle chiese lucchesi del 1260, rappresenta un originale prototipo di architettura romanica che si distingue rispetto a edifici coevi in Valdinievole. Secondo recenti studi, in essa si ravvisano interventi di maestranze provenienti dall'Appennino pistoiese. Elevata al rango di pieve nel 1625, nel secolo seguente divenne arcipretura. Sottoposta a lavori di trasformazione nei secoli XVII e XVIII, un radicale restauro avvenuto tra il 1892 e il 1910 la riportò all'aspetto duecentesco.
Da domenica 24 aprile e per tutte le domeniche di maggio, con orario 15.30 - 18.00, il plurisecolare scrigno di fede e di arte mostrerà i suoi tesori ai visitatori. Le studentesse e gli studenti dell'ITS "Marchi-Forti" fungeranno da guide turistiche in un itinerario in cui, tra le numerose opere d'arte custodite all'interno, si possono ammirare l'acquasantiera romanica in pietra serena, il crocifisso ligneo dell'altare maggiore (XIV sec.) attribuito al Maestro di Camaiore, una statua in terracotta policroma di S. Antonio Abate (XVI sec.) di Giovanni della Robbia, varie tele cinque e seicentesche, tra cui alcune del pittore manierista, nativo di Uzzano, Alessandro Bardelli, il fonte battesimale a pozzo dei primi del '600 e una suggestiva statua lignea, con inserti in ceramica e vestiti in tessuto prezioso, raffigurante la Madonna del Rosario, recentemente ritornata a Uzzano dopo un lungo restauro. Nel locale alla base del campanile, un bell'affresco quattrocentesco raffigurante la Crocifissione, attribuito a Neri di Bicci. 

Redazione

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