Il Centrosinistra di Serravalle Pistoiese vota contro la delibera di “adozione” del Piano Operativo. In merito alla proposta di adozione del Piano Operativo urbanistico, presentata al Consiglio comunale di ieri dalla Giunta uscente, il gruppo “Centrosinistra per Serravalle” ha espresso voto contrario con motivazioni chiaramente espresse dai propri consiglieri intervenuti nel dibattito.
Per prima cosa, critichiamo lo scarso coinvolgimento dei cittadini su un provvedimento così importante portato in Consiglio comunale ad appena una settimana dal momento in cui dovrà chiudere i battenti per le elezioni di Giugno senza dare ai Consiglieri comunali il tempo sufficiente per un esame approfondito. Una furba mossa elettorale come dimostrato dall’intervento finale del Sindaco, infatti il Piano adottato potrà subire modifiche e stralci importanti da enti pubblici superiori come la Regione e la Sovrintendenza.
Il Piano proposto, mantiene molte delle scelte di fondo previste da quello precedente elaborato dalla Giunta Mungai, prima fra tutte l’ampliamento dell’area industriale di via Redolone già proposta allora, ma più in piccolo a causa di un rischio idraulico ora ridimensionato in base a ulteriori studi idraluci aggiornati che tengono conto, per esempio, della cassa di espansione. Altra scelta fatta dal Piano Mungai ora confermata e sviluppata dai tecnici è quella del pieno recupero del patrimonio edilizio esistente comprese le case sparse.
Ciò premesso, riguardo ad altre importanti scelte, il Piano ieri adottato, tradisce spirito e criteri del precedente : in molti casi il ruolo del “pubblico” risulta indebolito lasciando al “privato” sia le scelte che l’ onere di realizzare gli adeguamenti infrastrutturali necessari a rendere possibili gli interventi edificatori. Un esempio: la previsione di nuovi lotti edificabili in zone congestionate e con viabilità inadeguata, (via Pontassio, via Valli, via Catavoli...), dove l’ indispensabile adeguamento della viabilità, o non è previsto o viene affidato interamente ai privati attuatori mentre, secondo noi, dovrebbero essere preventivamente realizzate dal Comune : se qualcuno degli interventi privati non venisse attuato, ci troveremmo con una strada realizzata a metà... In altri casi, le criticità presenti o non sono colte o non viene prevista alcuna soluzione, ne è un esempio la conferma della previsione di verde pubblico nell’intera piazza Vittorio Veneto, che nel Piano Mungai era compensata dalla realizzazione di un grande parcheggio nell’area occupata dalla ex Scuola Fucini di cui prevedeva la demolizione, mentre Lunardi non prevede nessun parcheggio aggiuntivo, oltretutto dopo l’avvio dell’attività del nuovo nido d’infanzia. Non viene neanche mantenuta la destinazione a verde e parcheggio del vecchio campo di calcio di via Matteotti destinato ad essere dismesso. Considerato che il Piano Operativo dura cinque anni prorogabili a dieci, queste scelte e non scelte evidenziano una mancanza di prospettiva e di visione futura dello sviluppo del nostro territorio, il navigare a vista che ha caratterizzato la Giunta Lunardi.
Infine, in questo Piano non si vede una idea di riassetto di Masotti e Ponte e non si tiene conto della ferita paesaggistica che si verrebbe a creare ai piedi del borgo storico di Serravalle, proprio sotto la Torre del Barbarossa, con la previsione di edificazioni per ben 1000 mq.
Infine, ci teniamo a precisare che se saremo noi a vincere le elezioni del prossimo 12 Giugno, interverremo in sede di approvazione definitiva, correggendo queste criticità salvaguardando allo stesso tempo tutte quelle aspettative di cittadini, imprenditori e professionisti, ritenute compatibili con questa nostra impostazione dai tecnici incaricati della redazione del Piano Operativo comunale.
Redazione