Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa di Pescia Cambia sui fondi stanziati da Regione Toscana per il Mefit e sulla parte d’investimento chiesta al Comune di Pescia

Un fatto positivo, finalmente la Regione ha finanziato i 2 milioni di euro, anche se lo sforzo chiestoci di un milione di euro per il comune ci sembra eccessivo, infatti ai tempi della giunta Rossi, 2020, si era parlato di una partecipazione di 500.000 euro.
Ma vedremo come fare visto che in questi mesi c'è chi ci ha continuamente detto che non c'era un euro.
Comunque, non possiamo che essere sorpresi e francamente indignati delle dichiarazioni del presidente Giani, che nel suo intervento  sostiene che il comune di Pescia  è stato latitante in questo anno e ha gravi responsabilità sulla situazione. Intanto, lo ringraziamo comunque di aver riconosciuto che il Mefit ha un ruolo primario in termini di valore economico e sociale a livello toscano, glielo abbiamo detto e scritto con relative delibere fin dal settembre 2020, ma tant'è!
Sarà l'ora che il presidente Giani prenda invece atto che il Mefit è una struttura commerciale e di servizio di dimensioni e peso regionale e nazionale che gli dovrebbe interessare come tutto il florovivaismo e non così può cavare dicendo nella sostanza d'ora in poi se ne occupi il Comune, questo non era lo spirito né il senso dell'allora Accordo di programma fra Regione e Comune.
Come vogliamo ricordargli che ci sono stati svariati incontri ufficiali con lui, con l'assessore all'agricoltura Saccardi, con i dirigenti a partire dal direttore generale della stessa Regione.
E, vogliamo ricordare che il mantra è sempre stato lo stesso: situazione difficile per lo stato delle finanze regionali ma se il presidente ci dà  un input chiaro, troveremo il modo.
Vogliamo inoltre aggiungere che questo finanziamento importante per bloccare la chiusura del Mefit non esaurisce affatto, nonostante i vari proclami di qualcuno, le problematiche della totale messa a norma della struttura, visto che il progetto di totale messa a norma, anche se sempre qualcuno finge di dimenticarsene, assomma a circa 8 milioni di euro.
E in questa ottica non c'è che da augurarsi che i 2,5 milioni di euro richiesti sul bando 2022 di rigenerazione urbana vadano a buon fine, con questo finanziamento saremmo davvero vicino alla meta.
Questa è la vicenda vera, tutto il resto fa parte di un modo di far politica che fa soggiacere gli interessi autentici di un territorio, di una attività produttiva a quelli dei partiti, per cui ancora una volta "lontano dai partiti, vicino ai cittadini".

Redazione

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