Pubblichiamo la replica di Zaira Vinci, consigliera provinciale con delega all’edilizia scolastica della Valdinievole, alle accuse di Salvatore Leggio, coordinatore di Pescia è di tutti.

Salvatore Leggio, coordinatore di "Pescia è di tutti", quella lista civica con la quale non fu in grado di raccogliere che poche decine di voti, mi chiama pesantemente in causa attribuendomi responsabilità che certamente non sono mie e esprimendo valutazioni del tutto errate. 
Cominciando da queste ultime, il suddetto farebbe bene ad informarsi adeguatamente prima di sparare sentenze, infatti il comune di Pescia  non ha chiesto affatto alla provincia di Pistoia di investire sulla ex-Ragioneria ma ha presentato sul Pnrr un proprio progetto di ristrutturazione di tale immobile. Se questo progetto sarà finanziato, come ci auguriamo, sarà comunque una struttura a norma che potrà rispondere ad esigenze scolatsiche, Lorenzini o non Lorenzini, vista la situazione problematica di più istituti scolastici superiori.
Ciò detto, sarebbe bene,  a proposito di responsabilità, che Leggio si ricordasse di essere stato presidente del consiglio comunale di Pescia, ruolo attraverso il quale avrebbe potuto supplire alla "miopia storica del comune per il quale il Lorenzini non è mai stato una priorità".
Ci dica quindi perchè lui stesso non ha posto il problema e si è adoperato per risolverlo! Forse perchè, come è ovvio, il comune programma le proprie scuole e se non riceve richieste formali non fa previsioni di scuole di altre istituzioni.
Inoltre, mi si attribuisce una responsabilità in qualità di consigliera provinciale alla edilizia scolastica della Valdinievole, del resto da pochi mesi, che non mi sento proprio, salvo che si pensasse a me come persona capace di fare "miracoli". Su questo mio ruolo posso solo dire che da quando mi sono insediata non ho fatto altro che partecipare ad incontri sulle emergenze degli Istituti in tutta la provincia.
E sul Lorenzini solo all'inizio dell'anno sono arrivate le indicazioni dello studio sulla situazione sismica e strutturale della scuola.
Concludo con un invito, a tutti, la questione del Lorenzini è complessa e molto seria, studenti, famiglie, insegnanti, sulla quale invece di fare un po' di demagogia spicciola sarebbe opportuno che tutti si concentrassero e si impegnassero per le soluzioni più che per le polemiche.

Redazione

 

 

 

 

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