Oreste Giurlani, sindaco di Pescia, inasprisce l’ordinanza per la razionalizzazione del consumo dell’acqua e il divieto dell’uso improprio della stessa. Verranno installati rubinetti e chiusure per fontane e lavatoi, ridotto l’innaffiamento delle piante.
A distanza di pochi giorni dalla precedente comunicazione del 17 luglio, il sindaco di Pescia Oreste Giurlani dà un ulteriore giro di vite allo spreco di acqua nell’intero territorio comunale.
Infatti, con una ordinanza, entrata in vigore sabato 30 luglio, il primo cittadino annuncia che le postazioni pubbliche di erogazione di acqua come fontane e lavatoi saranno dotate di rubinetti e saracinesche di chiusura per contenere al massimo il flusso delle acque, affinchè venga usata strettamente solo la quantità di liquido necessaria.
Insieme a questo provvedimento, si invita a utilizzare, per innaffiare le piante, piccoli contenitori manuali con capacità ridotta, tutto al fine di non sprecare nulla, in questo momento difficile.
“Sono provvedimenti che per essere efficaci devono trovare la piena collaborazione dei cittadini- spiega Giurlani-. Sono previsti controlli e multe che vanno da 100 a 500 euro, ma noi, come sempre abbiamo fatto, continuiamo a privilegiare il dialogo e speriamo che tutti capiscano la difficoltà del momento. Stiamo predisponendo un servizio di autobotti per la Montagna Pesciatina, anche se ci auguriamo che questa situazione passi in fretta e senza ulteriori problemi per tutti”.
Come era già stato annunciato, dopo che nel 2008 la regione Toscana ha varato una specifica legge sull’argomento, anche quest’anno è in vigore fino al 30 settembre una ordinanza che vieta l’uso dell’acqua di acquedotti urbani e rurali diverso da quelli igienico-domestici per l’intero territorio comunale di Pescia.
Redazione