Il Punto Nascita rispetto ai primi quattro mesi di quest’anno, nel secondo quadrimestre i parti sono passati da 292 a 400 e a fine agosto, erano già nati 692 bambini.  Di pari passo sono cresciute anche le analgesie di parto. Per queste procedure si è verificato praticamente un raddoppio: le epidurali sono passate  da una media del 12% ad una del 21%, con punte ancora maggiori nel mese di luglio dove i parti sono stati 110 e le epidurali oltre il 29%. E’ logico pensare che questo aumento sia dovuto anche alla chiusura del punto nascita di Pescia. 

“L’aumento del numero dei parti in analgesia degli ultimi mesi fa si che l’ospedale pistoiese risulti pressochè allineato alla media aziendale. Mi complimento pertanto con tutti i professionisti per i risultati finora raggiunti: ginecologi, anestesisti, personale ostetrico e infermieristico e pediatri”– ha dichiarato la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio e della rete ospedaliera della AUSL TC.  “Le ragioni di questi incrementi – aggiunge il direttore della unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia il professor Pasquale Florio - sono multifattoriali: da una parte, un numero di parti che a Pistoia era già in deciso e netto aumento, a testimoniare una crescita di attrattività del nostro ospedale a cui contribuiscono la professionalità, l’impegno e la dedizione di tutto il personale, medico,  oltre naturalmente a quello ostetrico coordinato dalla dottoressa Elena degl'Innocenti, infermieri e operatori socio sanitari. Inoltre, sicuramente ha anche contribuito la perfetta integrazione delle procedure che si sono sviluppate con l’Ospedale di Pescia, per quanto riguarda il percorso nascita. Ed a questo proposito abbiamo notato una piena soddisfazione da parte delle donne che sono venute a partorire al San Jacopo. Poi l’allentamento della pressione pandemica ha dato un ulteriore contributo".   Anche l’incremento delle analgesie di parto si basa su più elementi, come rileva il dottor Filippo Bressan, direttore facente funzione di Anestesia e Rianimazione dallo scorso mese di aprile: “al mio arrivo ho trovato una organizzazione molto buona grazie al lavoro fatto dal dottor Leandro Barontini,mio predecessore. La riduzione della pressione del Covid ha consentito di destinare maggiori risorse all’Anestesia per l’ostetricia per seguire le attività del blocco parto, sia per le richieste di analgesia che per le eventuali urgenze. In questo modo ci organizziamo per rispondere alle esigenze di un blocco parto in crescita ed ai bisogni di una popolazione che, come i numeri dimostrano, ci sta dando fiducia.” 

Redazione

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