Luca Parlanti, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Lamporecchio, risponde alle affermazioni del segretario locale del Partito Democratico. 

"Vorrei dire due parole in risposta alle affermazioni surreali del segretario locale del Partito Democratico che in un comunicato  senza capo né coda, tutto teoria e niente pratica, in stile Letta, dimostra ancora una volta di scambiare la realtà con un sogno; quest'ultima, parola senza alcun senso che viene ripetuta da anni nei comunicati, nei programmi, nel niente che caratterizza politicamente il PD a livello locale. Più appropriato sarebbe, semmai, sostituirla con "incubo politico" (da cui svegliarsi possibilmente nel 2024).
In effetti un sogno (di molti) lo avete realizzato o ci siete vicini: la scomparsa del PD anche a Lamporecchio. Per chi ci legge, dovete sapere che il segretario locale,assieme ai suoi, "festeggia" la "tumulazione" del Partito Democratico (come gli avevo  preannunciato personalmente, senza alcuna ironia, al seggio domenica scorsa), scambiando metaforiche labbrate per carezze ed occhi neri per trucco, alla solita maniera "democratica". Il dato di fatto è che qualcuno a queste latitudini, evidentemente, o vive fuori dalla realtà oppure vuole far credere altro. 
Lo invito, insieme a ciò che resta del PD, come da tempo gli dico a mezzo stampa, a visionare i consigli comunali, leggersi gli atti (magari anche quelli processuali/giudiziari), dare una sua visione su certe "scelte politiche" a dir poco fallimentari che porteranno, me lo auguro, Lamporecchio ad esser governata da altre forze politiche nel breve termine. Si badi bene: di sicuro non quelle mancate opposizioni (centrodestra al completo) che reggono o puntellano la tenuta di una Giunta, quella Torrigiani - Tronci - Bochicchio, dal Galimberti tanto amata, giudicata unanimemente dai cittadini come la peggiore dal dopoguerra ad oggi. Quelle forze politiche che non hanno sfiduciato l'attuale amministrazione quando detti loro l'opportunità di farlo. I migliori alleati di fatto, di sempre, della sinistra lamporecchiana: centro destra, Lega, FDI, PCI. Vecchi amici su cui contare nel bisogno! Un copione già scritto. Ma su questo, in tre anni e mezzo, cari concittadini, il segretario del morente PD è sempre stato silenzioso ed in imbarazzo.
Non mi dilungo: atti, fatti, documenti e video parlano da soli. Chi li ha visti ha aperto gli occhi,chi non li ha visti è sempre in tempo a farlo. 
Come dico sempre, nella prossima campagna elettorale locale, per le prossime comunali, proporrò (e non scherzo) una bella non stop dei video dei consigli comunali degli ultimi 3 anni e mezzo, in piazza IV Novembre e Berni, nelle frazioni, su un maxischermo...il gioco sarebbe fatto. 
C'è chi tifa per una rifondazione del PD, io tifo per l'estinzione, cosa assai più gradita a chi sa come funziona la politica e la osserva senza le lenti o gli interessi del Partito Democratico. Non potranno rifondare una compagine perché cambiare significa, per loro, scomparire per mancanza di ragione sociale, di scopo, tradirebbero la loro essenza; sono sistema ed il sistema non cambia, semmai si adatta, trova nuovi equilibri, cerca di sopravvivere. Almeno abbiano il coraggio di dirlo. Ed è giusto, pertanto, scompaiano. Quello che in generale, mi rivolgo alla comunità, che fa venire il voltastomaco e la dice lunga sulla mentalità tristemente diffusa è il silenzio della società civile, cioè di quei soggetti che tacciono, non prendono posizione a livello locale. Non so cosa li spinga a ciò....lo chiedo a lei Galimberti: perchè c'è questo atteggiamento così diffuso a Lamporecchio?
Perchè il dissenso è serpeggiante ma mai esplicito? Oppure perchè certe opposizioni sono inesistenti? Ed ancora, perchè i dati delle nazionali a turno hanno, negli ultimi anni, favorito a girare, tutti i partiti tranne il PD ma poi i dati locali lo vedono sempre vincente? Forse i lamporecchiani sono bipolari?
Invece di parlare di massimi sistemi, di sogni e fumo negli occhi, dica, caro Segretario, alla sua Giunta, di dare delle risposte ai cittadini di Lamporecchio ed al sottoscritto in consiglio comunale, invece di trincerarsi nel silenzio o nell'imbarazzo (giustificato con un'amministrazione così), quando non nell'arroganza".

Redazione

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