Mercoledì 19, alle ore 17:30, le associazioni in difesa dei Beni Comuni protesteranno sotto al Palazzo Comunale in piazza del Duomo a Pistoia per impedire la realizzazione della Multiutility dei servizi e la rispettiva quotazione in borsa! Il fine è quello di contenere il prezzo delle bollette e salvaguardare il servizio.
Quello che le associazioni (Ass. Acquabenecomune Pistoia e Valdinievole ODV, Ass. Alleanza Beni Comuni Pistoia , Obiettivo Periferia, Lista Onda Etica, Partito dei CARC, Potere al Popolo, Ancora Italia-Italia Sovrana e Popolare) chiedono è la sospensione immediata del progetto e la costruzione di un percorso partecipato di informazione alla cittadinanza! Proprio per questo Acqua Bene Comune Pistoia e Valdinievole fa un appello alla cittadinanza, alle associazioni, ai comitati, alle organizzazioni politiche e sindacali a partecipare al presidio di mercoledì 19 ottobre sotto al Palazzo Comunale per chiedere la sospensiva all’entrata nella Multiutility.
“Siamo contrari all’accorpamento delle aziende che si occupano di rifiuti, acqua, luce e gas e alla loro rispettiva quotazione in borsa – si legge nel comunicato- principalmente perché crediamo che i monopoli debbano essere pubblici, secondariamente perché abbiamo vinto un Referendum del 2011 e vogliamo che il suo esito venga rispettato”.
“L’amministrazione comunale di Pistoia (con il beneplacito consenso della minoranza) ha tenuto volontariamente la cittadinanza all’oscuro di questa operazione per poi richiedere velocemente un voto fideistico, basato sul credo e la speranza piuttosto che su dati e piani finanziari convincenti.
Ci preme sottolineare che a Pistoia i consiglieri comunali stessi ammettono di non aver avuto il tempo necessario per studiare la lunga documentazione in oggetto e alcuni confessano di non possedere nemmeno le competenze per poter comprendere la portata di ciò che vi è scritto. Eppure, in modo del tutto irragionevole, sono orientati a votare a favore dell’ingresso di Pistoia nella multiutility. Si tratta di una decisione che avrà ricadute importanti sulla vita dei pistoiesi.
Di chi sarà la responsabilità quando le tariffe aumenteranno? Cosa diranno i nostri amministratori quando saranno i cittadini a pagare i buchi della holding?
Nonostante le rassicurazioni dell’assessore Margherita Semplici durante la riunione di lunedì 10 ottobre, siamo perfettamente consapevoli che questa manovra porterà un peggioramento della qualità del servizio e un aumento dei prezzi: ne abbiamo la certezza perché ci basiamo sui numeri e l’esperienza.
Abbiamo già esempi attivi di multiutility in Italia come Hera – continua il cominicato - i cui aumentati costi di gestione peseranno due volte sui cittadini bolognesi, non solo per i rincari della materia prima, ma anche per la cospicua quota di partecipazione pubblica. In Emilia Romagna Hera ha cominciato a distaccare interi condomini morosi dalla rete del teleriscaldamento, dopo aver triplicato i costi in un anno e nonostante il fatto che si avvalgono di fonti geotermiche e della termovalorizzazione dei rifiuti (raccolta che è andata anch’essa a triplicare nei costi, inspiegabilmente visto che i rifiuti vengono bruciati per produrre energia).
Per tutti questi motivi chiediamo al Comune di Pistoia una sospensione della decisione per consentire a cittadini e consiglieri di analizzare meglio la proposta di adesione e per vagliare alternative che di sicuro non mancano”.
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