Un’edizione speciale, nel segno della pace e del dialogo interculturale. Ieri la presentazione col presidente Giani ed il direttore Marcello Zeppi.
L’edizione 2022 del Montecatini International Short Film Festival, in programma dal 2 al 6 di novembre, dedica una rassegna ai cineasti emergenti di due paesi che, per motivi diversi, sono balzati agli onori della cronaca: l’Ucraina, scenario di una sanguinosa guerra, e l’Iran, attraversato da forti proteste sociali.
Oggi la presentazione dell’evento a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, con il presidente Eugenio Giani ed il presidente del Festival Marcello Zeppi. All’interno della programmazione di quest’anno sono state inserite le giornate del “Cinema per la pace”, che prevedono proiezioni, incontri con gli autori e tavole rotonde, con lo scopo di fare del cinema uno strumento di dialogo e un ponte tra culture per la promozione della pace.
“E’ significativo il coraggio degli organizzatori del Montecatini International Short Film Festival – ha detto il presidente Giani -. Coraggio per aver dedicato questa edizione al tema della pace e a quanto sia necessario sostenere le battaglie di due popoli: quello ucraino, aggredito dalla federazione russa, e quello iraniano, in rivolta da giorni come mai si era visto negli ultimi anni. Ci uniamo pertanto al sostegno manifestato agli artisti e ai cineasti di questi due stati. Farlo in questa terra, attraverso l’arte e la cultura, è un motivo di grande responsabilità per la Toscana che ospita questa manifestazione in uno scenario suggestivo come quello offerto da Montecatini Terme. Siamo felici che tanti appassionati di cinema partecipino a questa rassegna che anno dopo anno si è guadagnata un posto di rilievo nel panorama internazionale”.
“Quella di quest’anno – ha spiegato Zeppi - sarà un’edizione davvero speciale. In un momento così complesso, e con una guerra alle porte dell’Europa, vogliamo lanciare un messaggio positivo: il Cinema, e l’Arte, sono sempre veicolo di dialogo e di pace. Primi ambasciatori di questo messaggio sono i giovani, a cui il nostro Festival è dedicato, e a cui apre nuovi orizzonti e la possibilità di incontrare i loro coetanei, arrivati a Montecatini da tutto il mondo, nel segno del dialogo e della tolleranza”.
Redazione