Riccardo Bruzzani, direttore provinciale di Confesercenti e Fabio Cenni, presidente Assohotel intervengono sulla questione delle Terme.

"Ora è davvero tempo di scelte e di un impegno da parte di tutti per costruire una soluzione praticabile che consenta di uscire dal baratro in cui si trovano le Terme e l’economia della città. Il fallimento dell’azienda termale va scongiurato senza discussioni inutili. C’è un mese di tempo, non di più, per presentare il piano definitivo di concordato. Questo significa assumere decisioni.  
Confesercenti ritiene pertanto ineludibile trasformare le parole spese in atti concreti, quali: 
acquisto del Tettuccio, affrontando subito le questioni del restauro del bene (con la ricerca dei fondi necessari) e della gestione, contraddistinta da professionalità, qualità e programmi di rilancio dello stabilimento per rimettere sul mercato la peculiarità delle acque di Montecatini;
acquisto di Tamerici e Torretta la cui finalità devono essere ben definite;
realizzazione di una sede decentrata degli Uffizi nello stabilimento Excelsior, se questa è la scelta del vertice del museo e della Fondazione Caript.
Attuare queste azioni significa uscire dal “coma” con una vera ripartenza, che renderà possibili nuovi investimenti nel settore del benessere, a iniziare dalle Leopoldine e da quanto altro eventuali imprenditori interessati vorranno proporre. In assenza di un inizio di ricostruzione nessun imprenditore serio sarà disponibile ad accollarsi il costo complessivo per ridisegnare l’economia della città.
Le stesse categorie economiche di fronte a una concreta progettualità potranno contribuire all’obiettivo di ricostruzione del prodotto Montecatini.
Confesercenti chiede, pertanto, al sindaco e al presidente della Regione di promuovere un incontro per salvare le Terme e avviare un progetto di ripresa e rilancio dell’economia termale, turistica e commerciale di Montecatini".

Redazione

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