Aldo Morelli, vicesindaco del comune di Pescia, interviene in merito al Lorenzini: "Niccolai cerca di distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi che ci sono".
"Ancora una volta il consigliere regionale Niccolai dedica la sua attenzione al nostro Comune, questa volta in merito alle vicende del Lorenzini ricordandoci il grande impegno della Regione che ha stanziato 200.000 euro per questa scuola, anzi stanzierà, perchè giustamente non si devono fare annunci ma fatti concreti. Certo, i fatti concreti li ha fatti la Provincia quando dall'oggi al domani ha comunicato la chiusura del Lorenzini senza avere una concreta e reale alternativa.
Lasciando perdere che i ragazzi del Lorenzini hanno un luogo per fare lezione solo grazie al fatto che il Comune ha messo a disposizione della scuola propri locali, ex-tribunale, scuola di Valchiusa e biblioteca comunale, e la possibilità di un parziale recupero del Lorenzini con uno studio e un progetto finanziato da noi, e questo per fortuna lo sanno tutti. Così come poi gli interventi si sono resi possibili grazie ad un finanziamento specifico della Fondazione Cassa di Risparmio, che ringraziamo anche qui.
Tuttavia rimane la responsabilità di non aver previsto un luogo per il "nuovo Lorenzini", una addirittura storica miopia per gli altri ma scarsa memoria per se stesso.
Vede consigliere lei è stato per due legislature in consiglio comunale, ed in una capogruppo, senza contare gli altri anni che il suo partito ha governato Pescia, e non risulta che lei abbia mai evidenziato, proposto la questione della nuova scuola. Eppure le occasioni importanti durante la sua presenza non sono mancate, l'approvazione del Piano strutturale e gli indirizzi per il Piano operativo, solo per citare quelle più importanti, nè risulta che anche dopo lei abbia mai salito le scale del Comune per segnalare questa urgenza.
Che succede anche lei fa parte della schiera dei "miopi"!
Ma vede lei si sofferma su una questione che non ha nessuna sostanza, infatti lei scrive che se il Comune avesse previsto la nuova sede "non ci sarebbe stata l'emergenza Lorenzini", invece è di tutta evidenza che se anche il Comune l'avesse prevista già prima, visto che tutti i tecnici sostengono che per realizzare una scuola di quelle dimensioni ci vogliono almeno otto anni, gli studenti oggi non avrebbero avuto lo stesso dove sedersi. E, come già detto, oggi gli studenti possono fare lezione per le soluzioni che ha trovato quel Comune così miope.
E allora perchè questa insistenza!? In termini politici si chiamano azioni di distrazione di massa perchè il vero problema, la vera urgenza oggi è: sarà in grado la Provincia di concludere la seconda fase dei lavori entro il 31 gennaio prossimo e poi come si deve operare e con quali risorse per riportare il grosso degli studenti al Lorenzini in questo lungo periodo, appunto 8 anni circa, che ci separa dalla nuova scuola?
Ci vogliamo augurare che lei consigliere sarà al nostro fianco per ottenere queste priorità.
Ecco, chi ha davvero a cuore il futuro e i giusti interessi del Lorenzini si deve porre queste questioni e non fomentare continue occasioni di scontro fra le istituzioni”.
Redazione