La Toscana ha approvato la legge sulle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) con un voto bipartisan (31 sì e 1 astenuto) ma per la destra la Toscana è in ritardo. Il PD: stiamo aspettando i decreti attuativi del governo
Dopo un lungo dibattito e un lavoro di approfondimento degli uffici e di tutti i consiglieri regionali, il Consiglio della Toscana ha approvato «Una legge per dare ulteriore impulso alla promozione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer), quali punti focali della transizione energetica e strumenti fondamentali per la creazione di nuovi modelli di economia ecologica, basati sul localismo energetico ed il contrasto alla povertà energetica».
La legge è passata con 31 voti a favore e 1 astenuto e la presidente della commissione attività produttive Ilaria Bugetti (Pd) ha ricordato che «E’ la sintesi tra tre diverse proposte di legge, presentate rispettivamente da Vincenzo Ceccarelli (Pd), Elisa Tozzi (Gruppo misto – Toscana domani) e da Irene Galletti (Movimento 5 stelle). Una convergenza importante che ha visto una forte collaborazione, per arrivare ad una legge che nasce da una deliberazione della Giunta e rappresenta una sorta di sperimentazione, un primo step, con i 100mila euro stanziati nella terza variazione di bilancio, per il 2023 e il 2024. Le comunità energetiche rappresentano lo strumento centrale, nell’ambito delle politiche per la transizione ecologica toscana, per raggiungere gli obiettivi di riconversione energetica verso fonti rinnovabili e neutralità climatica; per contrastare il diffondersi della povertà energetica e diminuire la dipendenza di approvvigionamento energetico. Da qui la necessità di dare il via a questo progetto, con un indirizzo importante da parte dell’Aula, ha spiegato la presidente, ricordando le misure di sostegno in favore delle Comunità energetiche, tra cui la messa a disposizione di contributi e strumenti finanziari, iniziative per la formazione e il rafforzamento delle competenze degli enti locali, ma anche dei soggetti privati».
Elisa Tozzi, del Gruppo Misto “Toscana Domani” ha definito la legge approvata «Un proficuo lavoro di sintesi e di sfida essenziale che richiede il contributo di tutti» e ha invitato la Giunta Regionale a «Promuovere un piano straordinario di efficientamento energetico».
Alessandro Capecchi di Fratelli d’Italia, ha detto: «Non vorrei rompere questo idillio, ma la Toscana è in ritardo anche sulle comunità energetiche, si può parlare di passo avanti, ma le risorse sono poche e vorremo fare passi avanti in trasparenza, ovvero attraverso bandi. Positivo che nella legge ci sia il principio di indipendenza e autonomia energetica, strategico per un paese». Ma Fratelli d’Italia è il Partito di maggioranza nel governo italiano e molto dipenderà anche dalle risorse e dalle fregole che metterà in campo il governo Meloni. Lo si vedrà con la consultazione sulle Comunità energetiche rinnovabili annunciata dal ministro dell’ambiente Pichetto.
Anche secondo Elena Meini della Lega – al governo a Roma e all’opposizione in Toscana – «Tutto è perfettibile e migliorabile, in commissione ci siamo confrontati su tutto. Auspico risorse più consistenti, per dimostrare quanto si creda in questo progetto. Una partita che non può che partire dalla promozione culturale, da attività informative e formative, ma anche da sportelli ad hoc per soggetti privati interessati».
Anna Paris (Pd), che si sta occupando delle CER nel suo collegio elettorale, ha ribattuto agli esponenti della destra che «Non siamo in ritardo perché si stanno ancora aspettando i decreti attuativi da parte del Governo. Confido nell’aiuto della Giunta regionale. Invito a parlare chiaro con i cittadini».
Un altro consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, ha parlato di
Di «Proposta esaltante, che dà risposta comunitaria, democratica e solidale» e ha ribadito che «Si tratta di un modello di sovranismo comunitario, che porta ad uno stravolgimento e vede il cittadino diventare produttore. Ci sono però anche note negative: gli stanziamenti sono pochi e la selezione dei progetti non può solo essere arbitrio della Giunta. Ma l’importanza straordinaria del progetto e l’apertura di credito verso la presidente Bugetti ci porta a votare a favore».
L’assessora all’ambiente Monia Monni ha ringraziato il Consiglio regionale per aver approvato quello che ha definito «Uno strumento bello, di transizione giusta e sostenibile. Credo pure io che non si sia in ritardo, il Ministro mi ha assicurato che i decreti attuativi arriveranno a breve, intanto ci stiamo muovendo e sicuramente faremo i bandi, come abbiamo sempre fatto, orientando una parte importante delle risorse Por su questa misura. Un’ultima considerazione sull’autosufficienza: è un tema che non può essere slegato dalla transizione ecologica e dalla sostenibilità».
Prima di votare la legge sulle CER, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità anche un ordine del giorno, primo firmatario Ceccarelli, che impegna il Consiglio regionale, di concerto con la Giunta regionale «A prevedere che, successivamente alle azioni da mettere in atto per beneficiare delle risorse provenienti dalla programmazione comunitaria 2021-27, si favorisca la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili (Cer) anche quale possibile opportunità per le imprese toscane».
Invece, una proposta di risoluzione che era stata già approvata in commissione con voto unanime, è stata rinviata nuovamente in commissione, per ulteriori approfondimenti.
Redazione