L'ultimo consiglio comunale di Pistoia ha approvato il riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio per una sentenza della Corte di Appello di Firenze, in merito a una causa presentata da tre cittadini contro il Comune di Pistoia per la variante stradale in località Gello.
L’ultimo consiglio comunale prima delle feste di Natale, di lunedì 19 dicembre, è stato allietato dal concerto degli studenti di seconda e terza della scuola secondaria di primo grado, indirizzo musicale, dell’Istituto Raffaello di Pistoia che hanno eseguito musica moderna e rinascimentale esibendosi con chitarre, violini e pianoforte. I giovani sono stati accompagnati dagli insegnanti Laura Amato, coordinatrice del corso musicale dell’istituto e insegnante di pianoforte, Antonio Scaramuzzino, insegnante di chitarra e Selina Cremese, insegnante di violino. L’iniziativa è stata proposta dal consigliere Salvatore Patané del gruppo Ale Tomasi Sindaco. Al termine dell’esibizione è stata consegnata agli studenti una targa ricordo.
Dopo il piacevole intrattenimento musicale ha preso il via il consiglio comunale che ha approvato il riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio per una sentenza della Corte di Appello di Firenze, in merito a una causa presentata da tre cittadini contro il Comune di Pistoia per la variante stradale in località Gello.
Il provvedimento è stato presentato dall’assessore alla viabilità e infrastrutture Alessio Bartolomei.
«Questa vicenda nasce nel 2005 quando la giunta comunale ha approvato un progetto per la cosiddetta piccola tangenziale di Gello – ha ricordato Bartolomei -, cioè la strada utilizzata per bypassare le abitazioni presenti a destra e a sinistra della vecchia strada di Gello. Nel 2008, a seguito di questa delibera, sono stati effettuati espropri a carico, in particolare, di tre proprietari che in quell’area avevano campi e pertinenze delle loro abitazioni. Questi espropri furono eseguiti in urgenza per permettere l’inizio dei lavori, a condizione che entro tre anni si concludesse l’iter amministrativo, come previsto dalla normativa».
«Per una serie di motivi – ha proseguito l’assessore - le procedure di esproprio non terminarono regolarmente. Nel 2016 i cittadini coinvolti hanno fatto causa al Comune di Pistoia per esproprio illegittimo, chiedendo non solo un risarcimento ma anche la restituzione dei terreni nelle stesse condizioni in cui erano stati presi dall’Ente. Ciò non era possibile perché nel frattempo i lavori di realizzazione della variante erano già iniziati e il Comune aveva speso circa un milione di euro».
«La situazione è stata sanata il 7 dicembre del 2020 – ha spiegato Bartolomei - con l’approvazione di una delibera del consiglio comunale che permetteva ai cittadini di essere indennizzati, come previsto dalla normativa sugli espropri. I cittadini hanno comunque deciso di andare avanti contro il Comune di Pistoia per vedersi riconosciuti valori di esproprio diversi da quelli che l’Ente aveva già pagato. Il giudice ha dato ragione ai cittadini e la somma aggiuntiva da riconoscere agli espropri già pagati è di 21.851 euro ai quali vanno aggiunti 3.173 euro di interessi e 17.318 euro di spese legali per un totale di 42.344 euro. Con il pagamento di questi soldi, chiudiamo in modo definitivo la vicenda della nuova strada di Gello costruita nel 2009».
La delibera è stata approvata con 19 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Ale Tomasi Sindaco, Amo Pistoia, Lega, Centristi Forza Italia), 11 contrari (Partito Democratico e Pistoia ecologista progressista) e nessun astenuto.
Il consiglio comunale si è chiuso con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno presentato dai consiglieri di Fratelli d’Italia, Ale Tomasi Sindaco, Amo Pistoia, Civici Riformisti, Centristi Forza Italia, Partito Democratico, Pistoia ecologista e progressista a sostegno delle donne iraniane che «al grido di “donna, vita, libertà” stanno coraggiosamente pagando con la loro vita non solo la possibilità di scegliere di indossare il velo ma l’affermazione stessa della loro libertà e dei loro diritti – è scritto nell’ordine del giorno – che invita il consiglio comunale a chiedere che il consiglio regionale della Toscana:
- esprima piena solidarietà alle donne iraniane attraverso l’approvazione piena ed unanime del seguente ordine del giorno;
- invii a tutti i consigli comunali dei Comuni toscani lo stesso odg affinché esprimano la solidarietà;
- dopo aver raccolto le adesioni dei Comuni toscani invii un documento all’Ambasciata iraniana in Italia affinché possano inviare il messaggio di pace e di vicinanza a tutte le donne e a coloro che stanno protestando per un futuro di diritti e di speranza;
- continui a lavorare sul raggiungimento della piena parità delle donne affinché la nostra Regione possa essere di esempio e di stimolo alle tante donne che in Iran e in altri paesi nel mondo stanno lottando per la loro libertà».
Redazione