Presentato dal gruppo di lavoro dell’ASL un documento di “buone pratiche”: in primo piano Logistica e Trasporti.
Partono nell’ASL Toscana centro i Piani Mirati di Prevenzione. Previsti dal Piano Regionale di Prevenzione, rappresentano una metodologia innovativa e partecipata con il coinvolgimento e la condivisione delle parti sociali e delle imprese. L’obiettivo è quello di sviluppare un percorso per migliorare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. E’ prevista una prima fase di assistenza e formazione e l’elaborazione di una “Buona Pratica” da mettere a disposizione delle aziende del territorio dell’Area Vasta Centro.
Il settore interessato dal Piano è quello della “Logistica e Trasporti”.
Su questo tema, nei giorni scorsi presso la Camera di Commercio di Prato, si è tenuto un incontro introdotto dal dr. Luigi Mauro, direttore Area Funzionale Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro dell’Azienda sanitaria, a cui hanno partecipato rappresentanti delle parti sociali, imprese, tecnici della prevenzione e RLS.
Il settore Logistica e gestione dei Magazzini ha un peso crescente nell’attuale economia, in particolare nell’ Area Vasta Centro per la sua posizione geografica al crocevia di importanti vie di comunicazioni ed in vicinanza di un Aeroporto ed è gravato da un carico infortunistico significativo.
Il settore, come ha spiegato l’Ing. Massimo Rizzo, coreferente con la dott.ssa Beatrice Senese del gruppo di lavoro ASL, si è sviluppato in concomitanza con l’affermarsi del “just in time”; un’organizzazione della produzione che riduce gli stoccaggi, le dimensioni dei magazzini oltre al tempo di stazionamento delle merci, ma aumenta la loro circolazione.
Nel corso dell’incontro è stato messo a disposizione dei partecipanti il documento elaborato dal gruppo di lavoro ASL, costituito da una check list con le indicazioni di “Buona Pratica”. Ogni capitolo affronta un aspetto dell’organizzazione dei magazzini e delle loro pertinenze, include riferimenti alle norme di legge e a quelle tecniche, oltre a spunti di miglioramento ispirati da Linee Guida e Buone Prassi.
Sul tema della circolazione all’interno dei magazzini e dell’importanza di procedure chiare e note agli addetti ai lavori, il dott. Marco Annunziata, tecnico dell’area fiorentina, ha ricordato tre gravi ed emblematici infortuni accaduti in magazzini fiorentini, che hanno coinvolto rispettivamente un trans pallet (mezzo per impilare e sollevare le merci su pallet), un carrello elevatore e un collo caduto da uno scaffale.
Sono stati presentati dal dr. Luciano Arena anche i dati sugli infortuni da sforzo nel comparto, che risultano i più numerosi di tutti. La nuova versione della norma in materia, del marzo 2022, rappresenta un aiuto importante nell’individuare le condizioni di movimentazione manuale inaccettabili che devono essere immediatamente corrette (per entità dei carichi, frequenze o distanze di movimentazione).
Una ulteriore criticità illustrata dal dott. Marusco Cavallini è rappresentata dalle rampe elevabili usate per il caricamento dei camion. Proprio nel settore della logistica, si verifica la compresenza di lavoratori di più aziende o cooperative e vengono svolte contemporaneamente più attività. E’ necessario quindi adottare procedure integrate rivolte all’insieme delle attività ed al loro coordinamento come il DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi interferenti) che ha la finalità di favorire il coordinamento sugli interventi di prevenzione e protezione dai rischi dovuti alle interferenze tra le diverse imprese.
Due imprese presenti all’incontro hanno presentato le proprie esperienze sulle azioni intraprese per il miglioramento delle modalità di lavoro per ridurre i rischi per la sicurezza e la salute. Una Ditta nella quale l’attività dei dipendenti consiste prevalentemente nel picking manuale ha presentato uno strumento messo a punto per facilitare l’avvicinamento dei colli posti in profondità negli scaffali evitando così che i lavoratori debbano effettuare movimenti impropri e rischiosi per afferrarli.
L’altra impresa ha spiegato il metodo adottato per promuovere modalità di lavoro corrette realizzando brevi filmati che vengono diffusi con whatsapp a tutti i lavoratori che illustrano le modalità di lavoro da non adottare e quelle corrette.
“Le indicazioni di buone pratiche, ha detto il dottor Luigi Mauro sono molto importanti. La check list contenuta nel documento presentato dal gruppo di lavoro ASL è uno strumento interno dell’azienda per effettuare una verifica della propria valutazione dei Rischi da utilizzare in totale autonomia. Chiederemo alle aziende che aderiscono al progetto, di compilarla on line su piattaforma digitale, in modo anonimo e aderente alla realtà. L’elaborazione delle risposte permetterà di individuare le difficoltà su cui orientare in modo più specifico la formazione che il Piano prevede di effettuare nel 2023 congiuntamente alle figure aziendali della prevenzione ed agli operatori ASL”.
Redazione