“Il fortino rosso non esiste più, perché la sinistra di oggi non è quella dei nostri nonni, fatta di valori, anche se non condivisibili sempre rispettabili. Da decenni è solo un sistema clientelare. La maggioranza dei capoluoghi è governata dal Centrodestra, che si è radicato sul territorio toscano”. Lo ha dichiarato Erica Mazzetti, deputata pratese di Forza Italia e candidata per il Centrodestra al collegio di Prato, Pistoia e Mugello, in un’intervista a Il Tirreno, dove ha ribadito alcune sue proposte: “Potenziamento dei collegamenti, a partire dal raddoppio della Firenze-Pistoia, ma anche la formazione perché dobbiamo proseguire sulla strada degli Its. Siamo forti su manifattura, fra cui tessile, edilizia ma occorre personale qualificato”. Per quanto riguarda impianti e infrastrutture per l’energia, Mazzetti ha ricordato il “percorso di taglio alla burocrazia iniziato in questi anni per favorire le rinnovabili” ma anche puntualizzato sulla necessità di “dialogo con i territori per superare la sindrome nimby” e di “idonee compensazioni” per i territori danneggiati da infrastrutture necessarie. E su Gelmini: “Personalmente, mi dispiace sia andata via perché abbiamo condiviso un percorso. Provai a fermarla ma aveva già deciso da tempo. Tentò anche di convincere me, ma io credo in Berlusconi e nei valori di FI”. “Gli italiani sanno – ha aggiunto Mazzetti – qual è la casa dei centristi da 28 anni, non è quella fatta da due leader della sinistra uniti in unico simbolo solo per superare lo sbarramento: è l’unico partito liberale, popolare, europeista e garantista che si chiama Forza Italia. Siamo il partito che fa sintesi nel Centrodestra. In più, sui temi sociali ed economici lanciati da Salvini e Meloni non vedo alcunché di illiberale. Chi di noi prenderà un voto in più avrà l’onore/onere di fare la proposta del premier al Presidente della Repubblica”. 

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