Aniconismo, monocromatismo, minimalismo, un'opera di Rolando Tessadri nella collezione del Mo.C.A.
La collezione del Mo.C.A. di Montecatini si arricchisce di un’opera di Rolando Tessadri, intitolata Tessitura n. 01-02_2020. L’artista ha così aderito al progetto Florilegio italiano. L’opera che si aggiunge in collezione, un’aniconica tecnica mista su tela, contribuisce dunque a corroborare un nucleo già solido, rafforzando il valore culturale e il profilo artistico dello spazio espositivo.
Laureatosi in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Udine, Tessadri inaugura un’importante carriera scandita da una serrata attività espositiva. I suoi interessi, che spaziano dalla pittura alla grafica, dalla lavorazione alla decorazione del vetro, sono valsi all’artista gratificazioni e successi; tra i vari raggiunti nel corso della sua attività si ricorda il primo premio all’Ottantesima Mostra Collettiva della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e l’invito alla progettazione della decorazione vetraria della nuova cattedrale di Antibari in Montenegro.
Il suo curriculum vanta allestimenti personali che, susseguitisi dal 1998 al 2021, hanno coinvolto numerose città italiane ed estere tra cui Lugano, Appiano, Brunico, Tolmezzo, Trento, Riva del Garda, Pieve di Soligo, Milano, Monza, Legnago, Seregno, Verona, Padova, Mantova, Forlì, Chiavari, Alessandria, Bologna, Firenze, Livorno, Pontedera, Bologna, Senigallia.
Avulso dalle tendenze del momento, proponenti installazioni traghettatrici di superficiali temi di discussione, Tessadri intraprende un cammino artistico coraggiosamente controcorrente condividendo una pittura astratta volta al confronto, al dialogo interiore, alla scoperta derivante dalla curiosità quindi dal “vedere per conoscere”. Così, impegnato nella ponderata ricerca di una pittura necessariamente rigorosa e minimalista, affine all’astrattismo geometrico di Mondrian e Malevič, l’artista predilige un deciso aniconismo, tanto intenso da far sì che il colore risuoni, esso stesso, nel candore del non-colore bianco/nero. Il monocromatismo che ne deriva, squisitamente minimalista alla maniera di Dorazio e Nigro, si accende di vibrazioni luminose dalle straordinarie potenzialità non verbali, efficacemente comunicative.
Questo approccio è prodromico alla nascita e alla genesi delle c.d. Tessiture, un consistente ciclo di opere estetiche, caratterizzate da una griglia ortogonale realizzata in frottage costituente sia il supporto sia lo spazio di comunicazione intima non-verbale. Tessadri ha chiuso pochi giorni fa la sua ultima mostra, presso la Kunstforum Unterland di Egna.
Redazione