Si apre il 5 giugno a Firenze con l’inaugurazione al Museo di Storia Naturale di una mostra di fotografie giapponesi di Fosco Maraini e prevede un evento dedicato a Jimi Hendrix il 6 giugno, una conferenza su Amerigo Vespucci l’8 giugno, un incontro sulla Via Francigena e il turismo a piedi il 9 giugno, e altre iniziative collaterali.

«Secondo il rapporto Pricewaterhouse Coopers 2011 l’Italia possiede il più ampio patrimonio artistico a livello mondiale: oltre 3.400 musei, 2.100 aree archeologiche, 45 siti Unesco. Nonostante questo primato mondiale, il RAC (indice che analizza il ritorno economico sui siti Unesco) mostra che gli USA con la metà dei siti hanno un ritorno commerciale pari a 16 volte quello italiano. Mentre il ritorno economico degli asset culturali di Francia e Regno Unito è tra 4 e 7 volte quello italiano. C’è da fare molto per valorizzare il patrimonio culturale e storico nazionale…».
E' l’incipit del testo con cui la Società Italiana dei Viaggiatori presieduta da Alessandro Agostinelli presenta le ragioni del proprio sostegno alle “Notti dell’archeologia” organizzate dalla Regione Toscana, ma va benissimo anche per spiegare una delle finalità del Festival del Viaggio, la manifestazione diretta da Agostinelli giunta al suo settimo anno di vita, e che per la terza volta si svolge a Firenze, che si aprirà il 5 giugno al Museo di Storia Naturale con l’inaugurazione della mostra “Sapporo: i giorni all’undicesimo vialegli Ainu di Hokkaido nelle fotografie di Fosco Maraini”. Vale a dire, la piena valorizzazione del nostro patrimonio storico attraverso la cultura. Proprio per questo sembra essere nata infatti la Società Italiana dei Viaggiatori, «un'associazione senza fini di lucro che svolge attività di informazione, approfondimento, cultura sui temi del viaggiare. Gestisce il Festival del Viaggio e pubblica il Bollettino della Società», e che ha fra i garanti Vinicio Capossela, Franco Cardini, Philippe Daverio e Giovanni Pratesi. Un luogo aperto a tutti coloro che viaggiano per passione, lavoro, divertimento, il cui scopo, come spiega Agostinelli, «è aumentare la consapevolezza del viaggiare per riportare a casa racconti, studi, immagini, contribuendo così ad avvicinare la conoscenza tra i vari popoli» e «associare tutti gli amanti delle mappe, dei percorsi più o meno guidati, degli itinerari avventurosi, delle geografie e delle storie attraversate dai viaggiatori del passato, dei grandi camminatori, dei turisti curiosi e di chi pensa che ci sia ancora mondo da scoprire».
E non è un caso quindi che oltre a Maraini il Festival del Viaggio si soffermi anche su un personaggio come Jimi Hendrix, a cui è dedicato l’appuntamento del 6 giugno alle 18 alla libreria caffè La Cité coordinato da Riccardo Ventrella e con Federico Guglielmi del Mucchio Selvaggio e il chitarrista di Jovanotti Riccardo Onori. E poi sui viaggi di Amerigo Vespucci nel cinquecentesimo anniversario della morte con l’incontro dell’8 giugno alle 17 al Museo di Storia Naturale intitolato “Amerigo: da Vespucci all’America”: protagonisti la storica Marina Montesano, l’attore e musicista David Riondino, il geografo Leonardo Rombai e, come coordinatore, il giornalista e drammaturgo Alberto Severi, senza dimenticare le mappe geografiche dell’epoca che saranno proiettate.
Da segnalare fra gli eventi della manifestazione anche l’incontro del 9 giugno alle 18,30 al Museo di Storia Naturale sul tema “Dal pellegrinaggio medievale al turismo a piedi: la Via Francigena”, nel quale interverranno il globetrotter Matteo Pennacchi, l’assessore regionale Cristina Scaletti, lo scrittore Wu Ming 2; i documentari al cinema Odeon del 6 giugno alle 21; l’incontro del 7 giugno alle 18 al Museo di Storia Naturale su “Kibbutz 3000: la prima Israele”; i «Notturni fiorentini» alle 21 del 5, del 7 e dell’8 giugno, ossia tre passeggiate storico-letterarie sulle tracce della via Romea guidate dallo scrittore Marco Vichi e dal critico Luca Scarlini; e, infine, lunedì 18 giugno alle 17 a Palazzo Strozzi, a cura del Gabinetto Vieusseux, la conferenza di Dacia Maraini su suo padre intitolata “Viaggiando con Folco”.

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